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Cronaca

D'Alessandro e le operazioni contro la mafia di Ostia. Federica Angeli: "Grazie, sei stata la prima a riconoscerla"

Il ricordo dei foggiani e della giornalista sotto scorta. Il giudice nato a Foggia, Simonetta D'Alessandro, è morta per un malore a 58 anni. "Felice di averti resa eterna col mio libro"

La notizia della morte di Simonetta D'Alessandro (sul suo corpo non sono stati riscontrati segni di violenza e nè segni di effrazione in casa) ha scosso anche Foggia, la città che le ha dato i natali. Tanti i messaggi di cordoglio e le testimonianze di chi l'ha conosciuta da bambina o da ragazza e la ricorda come una donna preparata, coraggiosa, dall'animo buono e simpaticissima.

Maria Pia: "Era mia vicina di casa a Siponto per tantissimi anni. Ricordo quando c'era una pattuglia della polizia fissa a proteggerla. Grande donna! Mi spiace molto per la sua morte". Francesco e Barbara: "Mi dispiace, mi ricordo quando abitava a Foggia nel palazzo adiacente al mio e la venivano a prendere con la scorta". Annamaria: "Una compagna di classe alle scuole medie simpatica e bravissima". Innocenza: "Grande donna, grande magistrato, preparato ed umano. Non l'ho mai dimenticata ed anche se lontana, è sempre rimasta vicina nel mio cuore". Concetta: "Mia compagna di sclasse scuole elementari era simpaticissima. R.I.P.". Maurizio: "Mi dispiace ricordo i tempi felici del liceo classico di Foggia". Ersilia: "Mi pare di sentirti ancora ripetere sul balcone a casa di nonna. E ricordo mia madre che mi diceva "Simonetta è bravissima!!!". E ricordo l'ammirazione con cui ho assistito a tutti i tuoi successi. E la gentilezza e l'affetto che hai sempre avuto per tutti noi. Ciao cara Simonetta"

A onorare la sua memoria anche Federica Angeli, la giornalista di Ostia autrice del libro 'A mano disarmata', che dal 17 luglio 2013 vive sotto scorta per aver raccontato gli intrecci mafiosi e corruttivi del litorale romano e aver denunciato un conflitto a fuoco avvenuto sotto casa sua tra i clan rivali degli Spada e dei Triassi, episodio di cui fu l'unica testimone oculare.

Questo il commento postato su Facebook alla notizia della morte dell'ex Gip e presidente della X sezione del Tribubale di Roma: "Dagli arresti dei Fasciani per mafia nel 2013 a quelli degli Spada sempre per 416bis lo scorso gennaio. Portano la tua firma queste grandiose operazioni contro la mafia. Perché tu sei stata la prima a riconoscerla. Che la mia gratitudine e il mio amore arrivino ovunque tu sia grandissima Donna. Sono felice di averti resa eterna col mio libro #amanodisarmata"

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