Antibracconaggio, cinque cacciatori sorpresi nel Parco: sequestrati fucili, cartucce e richiami magnetici
I fatti si sono verificati in località ‘Cauto’ in agro di Lesina, ‘Calenella’ e ‘Gadescia’ in agro di Vico del Gargano e ‘Ippocampo’ in agro di “Manfredonia
La settimana scorsa i Carabinieri Forestali dipendenti dal Reparto Parco Nazionale del Gargano affiancati dai colleghi della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli animali (SOARDA), sono stati impegnati in un’intensa attività di antibracconaggio su tutta l’area Parco, al fine di garantire la tutela e la protezione del patrimonio faunistico quale bene ambientale di interesse internazionale, nazionale e regionale.
L’azione ha portato al deferimento all’A.G. di cinque soggetti per diverse violazioni sulle leggi ed i regolamenti che disciplinano l’attività venatoria, al sequestro di fucili, cartucce e richiami magnetici. I fatti si sono verificati in località ‘Cauto’ in agro di Lesina, ‘Calenella’ e ‘Gadescia’ in agro di Vico del Gargano e ‘Ippocampo’ in agro di “Manfredonia.
Nonostante l’implementazione di tali servizi di vigilanza venatoria e l’inasprimento delle sanzioni stabilite dalla recente legge regionale 59/2017, sono ancora diverse le persone che continuano imperterrite a violare scientemente le norme di tutela della fauna selvatica, le misure di salvaguardia del Parco Nazionale e le misure di conservazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e dei Siti di Interesse Comunitario (SIC). L’azione di contrasto a tali di forme illecite di esercizio dell’attività di caccia continuerà a cura dei carabinieri forestali con maggiore incisività nelle aree protette e nei boschi percorsi dal fuoco.