rotate-mobile
Cronaca Cerignola

Sequestrati beni per 4 milioni a Vincenzo Lapiccirella: sigilli anche al Bar Fly

Dopo accurate indagini della Guardia di Finanza è scattato il sequestro del lussuoso bar di Cerignola, di sei immobili, di due motocicli e di undici rapporti bancari per un valore di oltre 4 milioni di euro

Maxi-sequestro di beni a Cerignola, dove questa mattina, i finanzieri del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata di Bari e gli agenti della questura di Foggia, a seguito delle indagini patrimoniali svolte dagli specialisti della Guardia di Finanza, hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento di sequestro del patrimonio del malavitoso cerignolano Vincenzo Lapiccirella, di 43 anni, disposto dal Tribunale di Foggia - Sezione Misure di Prevenzione su proposta del questore di Foggia.

In particolare, si tratta di un lussuoso bar di Cerignola, di sei immobili, di due motocicli e di undici rapporti bancari per un valore di oltre 4 milioni di euro, risultati nella disponibilità di Lapiccirella, soggetto considerato “socialmente pericoloso” nell’accezione del Codice antimafia, alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia, denotanti una spiccata dedizione al crimine fin dal 1994: rapina, detenzione illegale di armi, furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, spaccio di sostanze stupefacenti. Al pregiudicato cerignolano, più volte tratto in arresto per reati inerenti le sostanze stupefacenti, nel marzo 2014 erano state sequestrate diverse bottiglie di vino rubate in un’azienda di Pordenone e poste in vendita presso il Bar Fly di Cerignola, formalmente intestato al coniuge.

Le indagini eseguite dai finanzieri, consistite nella valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nelle indagini penali, nonché nell’esame, nel confronto e nell’incrocio di informazioni estratte dalle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza, hanno permesso di verificare l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità del pregiudicato e la sua capacità economica. Nello specifico, gli accertamenti hanno portato a dimostrare che Lapiccirella, nel periodo dal 2001 al 2012, a fronte di redditi leciti per circa 540 mila euro aveva sostenuto spese ed investimenti per oltre un milione di euro.

Riguardo alle strategie di contrasto alla criminalità organizzata, da tempo si è evidenziata l’importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, capaci di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una “perdita di immagine e di prestigio” agli occhi dei loro adepti. Obiettivo strategico di primaria importanza è, infatti, quello del contrasto alle proiezioni economiche della criminalità, mediante l’aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni delinquenziali, nonché alle loro capacità di infiltrazione nel tessuto produttivo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sequestrati beni per 4 milioni a Vincenzo Lapiccirella: sigilli anche al Bar Fly

FoggiaToday è in caricamento