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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Polizia e Finanza mettono le mani sui "capitali" di Magnatta: sequestrati beni per 4 milioni di euro

Nel mirino il "tesoro" di Celestino Magnatta, 68enne foggiano, già sorvegliato speciale con precedenti per reati contro il patrimonio, stupefacenti, armi, sfruttamento della prostituzione, traffico illecito di rifiuti ed altro

Sequestro di beni per quasi quattro milioni di euro a carico del sessantottenne Celestino Magnatta, pluripregiudicato foggiano con un curriculum criminale che va dalla prostituzione al traffico illecito di rifiuti.

Questa mattina, gli agenti della questura di Foggia e i militari della guardia di finanza - G.I.C.O. di Bari hanno dato esecuzione al decreto di sequestro anticipato d'urgenza applicando i poteri previsti dalla normativa antimafia. Sigilli a 16 immobili, tra cui diverse nude proprietà e diversi conti correnti. Il sequestro è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su richiesta formulata dal Questore di Foggia. Il provvedimento in questione è stato adottato all’esito di complesse indagini patrimoniali svolte dagli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Divisione Polizia Anticrimine – e dai Militari del G.I.C.O. di Bari, che hanno scandagliato la posizione patrimoniale del pluripregiudicato già in passato destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, di armi, sfruttamento della prostituzione, traffico illecito di rifiuti ed altro.

VIDEO | Le immagini del blitz

Soggetto di elevato profilo criminale, il proposto è stato più volte coinvolto in indagini nelle quali figuravano anche elementi di spicco dei clan mafiosi appartenenti alla “Società Foggiana". Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi nell’ultimo quinquennio, hanno evidenziato la disponibilità diretta e indiretta di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da far ragionevolmente ritenere che siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego. Nello specifico, i beni mobili e immobili intestati ai proposti ed ai familiari conviventi, alla luce delle risultanze complessive dell'analisi delle movimentazioni economico finanziarie in entrata (fonti) e del raffronto con le uscite (impieghi), non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi prodotti, a malapena sufficienti per le primarie esigenze di sostentamento dell’intero nucleo familiare.

Il Tribunale di Bari, quindi, accogliendo in pieno la richiesta formulata dal Questore di Foggia, ha ordinato il sequestro di 11 terreni e 3 immobili, tra cui diverse nude proprietà, quote sociali e conti correnti bancari per un valore di quasi 4milioni di euro. I risultati ottenuti confermano il continuo coinvolgimento della Polizia di Stato di questa provincia, in perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria. Prefettura ed altre Forze di Polizia, nella lotta alla criminalità organizzata e nel contrasto delle attività imprenditoriali, attraverso le quali le organizzazioni criminali reimpiegano i capitali illecitamente accumulati e si mimetizzano nell'economia legale. In questo ambito, la strategia della Questura di Foggia, con la collaborazione delle Fiamme Gialle, è fondata sulla sistematica aggressione dei sodalizi sul versante patrimoniale, attraverso attività investigative finalizzate al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni ottenuti dalle attività delittuose.

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