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Cronaca Carapelle

Curci "aveva già regolato i conti con il fisco". L'avv. Sodrio: "Dimostreremo il clamoroso errore giudiziario"

Le ragioni dell'avvocato di Ruggiero Massimo Curci, il legale Michele Sodrio, in merito all'ultimo provvedimento di sequestro effettuato a carico del commercialista di Carapelle

In merito all'ultimo provvedimento di sequestro di beni mobili registrati, immobili, polizze assicurative, titoli, conti correnti e denaro contante, per oltre 16 milioni di euro, eseguito dai finanzieri del comando provinciale di Foggia e riconducibili al commercialista di Carapelle Ruggiero Massimo Curci, l'avvocato Michele Sodrio dell'ex vicepresidente del Foggia Calcio durante la gestione Sannella, attraverso le colonne di FoggiaTodaym precisa di aver assistito personalmente Curci durante le operazioni di sequestro, "svolte con professionalità e rispetto da parte della Guardia di Finanza"

Il legale del noto commercialista aggiunge di aver fatto notare che la quasi totalità dei beni indicati nel decreto del Tribunale di Bari risultavano già sequestrati in altro procedimento di indagini della Procura di Foggia per i reati di intestazione fittizia e autoriciclaggio. "Lo scorso anno vi fu una perquisizione presso l'abitazione di alcuni parenti del rag. Curci e lì furono rinvenuti il contante e tutti gli altri titoli, che già all'epoca furono posti sotto sequestro. Oggi quegli stessi beni sono stati ri-sequestrati e ne prendiamo atto, ma non c'è nulla di nuovo a carico del rag. Curci. Persino la Porsche Carrera che è stata portata via (unica autovettura) era già sotto sequestro da tempo e vi era solo un'autorizzazione all'uso da parte del figlio maggiore e della moglie del nostro cliente"

L'avv. Sodrio prosegue: "Ci difenderemo davanti al Tribunale di Bari con le unghie e con i denti e dimostreremo che si tratta di un clamoroso errore giudiziario. Per gli anni che gli vengono contestati il rag. Curci raggiunse in passato un accordo con il Fisco, pagando pesantissime sanzioni (oltre 3 milioni di euro), quindi i guadagni derivanti dalla sua notevole attività di commercialista non gli possono essere contestati con cadenza periodica. Persino grandi multinazionali come Google, Amazon o Apple concludono accordi milionari con il Fisco italiano, ma una volta pagato e chiusa la partita non si possono continuare a contestare sempre gli stessi redditi".

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L'avvocato Michele Sodrio nella foto

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