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Lucerino positivo al Coronavirus scrive alla città: "Sono io". C'è un secondo caso. Il sindaco: "No alla caccia dell'untore"

Il sindaco Antonio Tutolo legge in diretta il messaggio dell'operatore sanitario contagiato. Sta bene e non ha più febbre. Monito agli irriducibili dell'uscita: "Finché siete in tempo cercate di prendere e precauzioni giuste"

"Sono Lino Rotulo, il primo caso di Coronavirus a Lucera, ma l'ennesimo purtroppo nel resto d'Italia. Ci tengo a scrivere questa lettera per rendere partecipi i miei concittadini e non nascondere loro un momento così delicato, sia a livello fisico che psicologico". Il sindaco di Lucera Antonio Tutolo ha letto in diretta Facebook il messaggio del primo concittadino, operatore sanitario, risultato positivo al tampone. L'ha sentito telefonicamente ieri sera: sta bene, la febbre che aveva nei giorni scorsi è passata. Ma ha annunciato anche un secondo caso di Coronavirus accertato: è un giovane e manifestava solo qualche linea di febbre. Dai primi accertamenti - secondo quanto riferito dal sindaco nel corso dell'aggiornamento quotidiano - non dovrebbe aver avuto contatti con gente del posto perché è tornato da fuori e si è rinchiuso in casa al ritorno.

"Questa dura situazione, a cui molti di noi, compreso me, pensavano di essere immuni, necessita di una seria e rigorosa attenzione - continua la lettera - Inizialmente ho sottovalutato i sintomi, credendo, o forse volendo semplicemente illudermi, che fossero dipesi da una banale influenza. Poi, invece, lo strano aumentare e diminuire della temperatura mi ha convinto che c'era un qualcosa di più serio da prendere in considerazione. Ho richiesto tempestivamente il tampone che dopo all'incirca tre giorni, dopo aver tenuto sotto controllo il decorso della sintomatologia mi è stato effettuato con esito come già sapete positivo. Ed ecco un lampo a ciel sereno, il mondo ti crolla addosso, il tuo nome con rispettive foto sobbalzano da un social all'altro, ma è proprio in questo momento che hai bisogno di tutta la lucidità possibile per fare mente locale ed andare a ritroso nel ricostruire insieme ai medici dell'Asl tutti i contatti avuti, passo dopo passo. Ci tengo a precisare una cosa per sfatare anche questo mito: per contatti si intende una vera e propria vicinanza diretta di una durata di almeno 15 minuti e a meno di un metro di distanza, non crediate che il virus si possa trasmettere con un semplice colpo d'occhio. Ho messo a disposizione al Dipartimento di Protezione tutti i miei ricordi, i miei spostamenti a casa, in reparto, in ospedale, perché è proprio lì che c'è la gente più fragile che vive già una situazione difficile con patologie importanti e pregresse. Quindi bisogna con celerità ricordare e trasmettere più dati possibili nel minor tempo. Un grande elogio va a tutto il personale delle Aziende Sanitarie Locali che fanno un grande lavoro in un momento così difficlle. A loro va il mio più grande ringraziamento. La mia famiglia, o almeno chi ha avuto contatti diretti con me, sta osservando un periodo di isolamento preventivo per il bene di tutta la comunità: non hanno  sintomi e grazie al Signore stanno bene. Tramite questa lettera vorrei ampliare il messaggio del rispetto che bisognerebbe avere per le norme contro la diffusione del virus ed una particolare attenzione per gli anziani, ma il messaggio più importante che voglio arrivi ai vostri cuori è quello di non nasconderci avendo paura, perché con la paura lasciamo il campo libero al virus, mentre con la collaborazione riusciremo a venirne fuori più forti. Un saluto dal profondo del mio cuore, il vostro concittadino Lino Rotulo".

Contrariato per la violazione della privacy, Antonio Tutolo che chiarisce come i sindaci non abbiano comunicazioni di nomi proprio a tutela dei dati personali: "Il nostro concittadino non ha paura a mostrarsi perché chiunque di noi potrebbe essere contagiato senza avere alcuna colpa. Non è la sifilide che magari ti becchi se hai comportamenti sessuali scorretti di cui vergognarti. Sono dispiaciuto e mortificato per via del fatto che siano girate foto in maniera inappropriata. Sembrava che ci fosse un interesse morboso ed è dispiaciuto anche a lui. E invece a lui va detto grazie, perché è stato contagiato nell'esercizio della propria funzione. Quello che mi sorprende è che a lui ieri mattina alle nove è stata comunicata la positività e sul web a momenti girava alle nove meno un quarto. Io non so come accadano certe cose e soprattutto provo un po' di disagio". Consegna un monito agli irriducibili dell'uscita: "Finché siete in tempo cercate di prendere e precauzioni giuste". Ieri, durante una selle sue dirette, il primo cittadino di Lucera aveva avuto un momento di debolezza e si era commosso: "Il mio pensiero - aveva detto - va alle persone che hanno perso i loro cari e che non hanno potuto fare la cerimonia funebre. Non c'è nulla di peggio".

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