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Cronaca Apricena

San Severo “padre padrone” interrompe il SAD agli anziani di Apricena: “Scendiamo in piazza”

Il sindaco Potenza e l’assessore Soccio di Apricena protesteranno davanti al Comune di San Severo al fianco di dieci lavoratori e dei familiari degli anziani

Il sindaco di Apricena Antonio Potenza e l’assessore ai Servizi sociali Agata Soccio si oppongono alla decisione del comune di San Severo, capofila del Piano Sociale di Zona dell’Alto Tavoliere, di sospendere l’assistenza domiciliare agli anziani a causa dell’esaurimento dei fondi assistenziali: "Un episodio increscioso e inverosimile”. 24 anziani ultra sessantacinquenni apricenesi non potranno più avvalersi di un servizio definito però dalla Legge Quadro sull’assistenza 328/2000 “Essenziale”. “Vari sono stati i tentativi del Comune di Apricena per ovviare ad una situazione che va a colpire una delle fasce più deboli della nostra città. Abbiamo più volte chiesto la rimodulazione dei fondi, tagliando servizi meno essenziali per garantire servizi come il SAD e soprattutto quello dei disabili che pure vorrebbero ridimensionare”


Spiegano Potenza e Soccio: “Abbiamo provato in tutti i modi ad evitare uno scontro istituzionale tra i comuni che vogliono continuare il servizio e San Severo che continua imperterrita a fare il "padre padrone" del Piano sociale di zona come se fosse di esclusiva loro pertinenza. Abbiamo inoltre chiesto al coordinamento di San Severo di autorizzare il prosieguo di questo importante servizio con fondi comunali ricevendo un diniego inspiegabile. E' inaccettabile che il Comune di San Severo continui a mortificare la dignità di altri comuni. Gestisce in modo alquanto "discutibile" i fondi del Piano Sociale di Zona, non riesce ancora a rimborsare circa 250mila euro di debiti che ha nei confronti del Comune di Apricena e vorrebbe distruggere tutti i servizi che da decenni esistono sul nostro territorio”


Concludono il primo cittadino e l’assessore: “Questa mattina saremo in massa al fianco degli operatori (10 padri e madri di famiglia) che dal primo febbraio sono rimasti senza lavoro, dei parenti degli anziani che sono mortificati per questo episodio, davanti al Comune di San Severo, per manifestare tutto il disagio che comporterà questa inspiegabile decisione. Invitiamo pertanto i nostri concittadini, tutti i consiglieri comunali a manifestare con noi per far sentire la nostra voce. Inizieremo una battaglia pacifica di civiltà a favore dei più deboli, chiederemo anche l'intervento del Prefetto. Non possiamo più sottacere all'incapacità di una amministrazione comunale, quella di San Severo, che evidentemente pensa più alle televisioni che al bene dei cittadini, specialmente i più deboli”

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