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Cronaca Manfredonia

Pescatori sul piede di guerra, nominato un legale per la tutela della categoria: "Non indietreggiamo di un millimetro"

Imbarcazioni ferme per sciopero. Intanto gli operatori del mare hanno scelto l'avv. Fischetti per tutelare i propri diritti: "Nessuno vuole sottrarsi ai controlli, ma è assurdo calare dall'alto norme e regole senza aver neppure respirato il mare"

Non indietreggiano di un solo millimetro i pescatori della marineria di Manfredonia nel ribadire le passate e inascoltate istanze di continue vessazioni nei loro confronti oggi richieste imposte con vigore con lo sciopero in atto che tiene ferma ogni singola imbarcazione.

Il segnale che gli operatori del mare vogliono dare è forte e determinato e ad esso aggiungono un nuovo colpo nominando un legale a tutela delle loro prerogative e come rappresentante e portavoce della protesta.

Una scelta meditata e di significativa importanza con molteplici finalità, e al riguardo l’avv. Pierpaolo Fischetti conferma: “Chi da oggi rappresento sono persone con il volto e le mani segnate dal logorio di un lavoro durissimo e impietoso. Gente leale per troppo tempo illusa e ormai ridotta al pensiero di abbandonare una professione nobile ed essenziale per tutti. Nessuno di essi vuole sottrarsi ai dovuti e necessari controlli di mare ne scontrarsi quotidianamente ormai con chi opera a guardia delle nostre coste a all’uso civile del mare.

Tuttavia, calare dall’alto norme e regole senza aver mai neppure respirato il lavoro del mare o ascoltato le necessità di chi del mare ne ha fatto la propria vita ha dell’assurdo. Colpire senza una cognizione fondata o risvolto costruttivo i lavoratori della pesca con norme incongruenti oltre che violente umilia innanzitutto chi le deve applicare bensì, e quel che peggio, sopprime un settore che da sempre ha dato risorse a tutti, anche a colore che oggi fingono di ascoltare senza sentire: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Con orgoglio e con tutta la grinta possibile, usando gli strumenti del proficuo dialogo e le procedure di legge, è ormai tempo di smettere di applicare i soliti schemini o concedere i contentini di prassi e di riconoscere a tutti i pescatori la loro dignità e la fierezza di svolgere un lavoro indispensabile”.

  

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