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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sciopero autotrasportatori: tensioni al Green Park, sospesa vendita carburante

Il blocco dei tir proseguirà fino a venerdì. La prefettura "sequestra" quel pò di carburante rimasto nelle aree di servizio. I camionisti fermi sulla SS16: "Qui scoppia la guerra civile"

Gli autotrasportatori foggiani non mollano. Avanti con la protesta. E il quarto giorno consecutivo di blocchi dei tir si apre con l’arrivo degli agenti antisommossa al Green Park, l’enorme parcheggio sulla ss 16 dove i tir hanno trovato ospitalità sino ad oggi. “Se pensano di usare le forza per farci sgomberare, si sbagliano di grosso. Qui scoppia la guerra civile”.

Tensioni anche allo svincolo per Cerignola dell’A14. Ieri alcune pattuglie della Polstrada sono dovute intervenire per reprimere sul nascere il tentativo dei manifestanti di bloccare la circolazione anche di altri veicoli, invadendo a piedi la carreggiata. I manifestanti accampati a Cerignola denunciano anche di non ricevere cibo ed acqua da tre giorni, anche se la Protezione Civile sta intervenendo un pò in tutti i punti per distribuire vivande calde.

L’unità di crisi costituita in Prefettura, nel frattempo, ha “sequestrato” quel poco di carburante rimasto nelle aree di servizio: sospesa la vendita al pubblico per assicurare gasolio e benzina ai mezzi delle forze dell’ordine e alle ambulanze del 118.

Blocco Tir: protesta autotrasportatori, le foto

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Mentre ieri pulmini organizzati nei comuni rimasti a secco di carburante hanno trasportato gli automobilisti (con taniche al seguito) nei centri che ne erano ancora provvisti. Oltre 400 tir sarebbero ancora in presidio sulle strade di Capitanata secondo le stime della Polstrada. Fermi al Green Park anche gli scarrabili noleggiati dall’Amica, l’azienda di igiene urbana di Foggia, chiesti in prestito per risolvere una situazione sul fronte immondizia in città che sta nuovamente raggiungendo livelli di emergenza.

Neanche l’intervento della Prefettura avrebbe potuto alcunché. Nonostante il pugno di ferro delle ultime ore del Ministro agli Interni, Annamaria Cancellieri, gli autotrasportatori in Capitanata sembrano irremovibili: avanti fino a venerdì. Intanto la popolazione comincia a patire seriamente gli effetti del blocco: quasi inesistente ormai il prodotto fresco su scaffali e banconi degli esercizi commerciali, si impennano i prezzi di frutta e verdura, le aziende agricole “piangono” grandi quantità di raccolto, che andrà inevitabilmente al macero, gli allevatori non sanno a che santo votarsi per approvvigionarsi di mangime per gli animali.

I magazzini sono vuoti. E si fermano i primi stabilimenti industriali. La situazione ha raggiunto livelli di guardia.

Nelle prossime ore potrebbe essere a rischio anche il trasporto pubblico locale gestito dall’Ataf. La direzione ha chiesto alla prefettura che le cisterne di carburante siano scortate dalla polizia fino alla raffineria di Taranto. E' a rischio il blocco del trasporto pubblico per ben quattro giorni.

 

 

 

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