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Cronaca Manfredonia

Manfredonia sciolta per mafia, parla l'ex sindaco Riccardi: "Mai favorito clan locali"

Il commento dell'ex sindaco di Manfredonia sulla decisione del Cdm di ieri. "Mi auguro non sia operazione per dare messaggi, perché si sarebbe potuto fare con altri strumenti". Riccardi si era dimesso qualche mese fa per conflitti politic in maggioranza

"La notizia è dolorosa. È un colpo inferto all'intera comunità ed in particolar modo a me, che in quanto ex sindaco avverto tutta la responsabilità di quello che è accaduto. Eppure rispetto alle questioni di merito io continuo a restare in pace con me stesso, perché non credo di aver mai agito in spregio alle leggi o che abbia favorito i clan locali. Spero vivamente che chi ha preso questa decisione lo abbia fatto tenendo anche conto che quando si commissaria un comune per infiltrazioni mafiose, si mettono in discussione la vita delle persone e la vita di un’intera comunità". E' il commento dell'ex sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, alla notizia dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune da lui guidato fino a qualche mese fa.

"Mi auguro, inoltre - aggiunge Riccardi-, che chi ha agito lo abbia fatto nell'interesse generale e non per un’operazione di marketing o di comunicazione, ovvero per dare messaggi ad un territorio, perché se si fosse arrivati a questa conclusione solo per lanciare messaggi, mi sento di dire che la lotta alla mafia si può fare anche con altri strumenti e che in questo modo non si fa che infierire su un territorio che ha bisogno di crescere e rilanciarsi, e non di tornare indietro. Resto ora in attesa di conoscere i contenuti di una relazione che ha portato ad una decisione severa, e spero non spropositata, perché l’onta è troppo grande. Per tutti".

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