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Cronaca

In Capitanata è emergenza sicurezza, il SAP: "Fino ad ora solo promesse e chiacchiere"

Il segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia fa il punto della situazione in Capitanata, dove tra mille emergenze le forze dell'ordine sono sempre più "povere"

Ieri l’ennesimo agguato mortale in Capitanata. Oggi il SAP – Sindacato Autonomo di Polizia fa il punto della situazione sicurezza a Foggia e Provincia.

“Sono anni che chiediamo l’istituzione del Reparto Prevenzione Crimine a Foggia, sono anni che chiediamo l’istituto della DIA, sono anni che chiediamo che la squadra mobile di questa città venga elevata e diretta da un primo dirigente con tutto quello che ne consegue, sono anni che chiediamo rinforzi per dare ai cittadini di questa terra sicurezza e più controllo del territorio”, spiegano dal Sap.

“Ma al momento solo promesse e chiacchiere”, ribatte il segretario provinciale Giuseppe Vigilante. “In realtà, il piano di rinforzo delle località balneari di questa terra è del tutto insufficiente, la polizia postale tra non molto chiude, il CARA Borgo Mezzanone sta per essere ampliato (senza rinforzi) e addirittura stiamo rimanendo senza mezzi”.

Sono queste, in sintesi, le problematiche che attanagliano la Capitanata, “una terra in cui vi sono acclarati ben 28 clan mafiosi, dove l’agguato mortale non è la normalità. Qualche giorno fa – continua Vigiliante -  anche tramite mass media abbiamo riferito che il nuovo questore si insedierà il prossimo 1° di agosto: speriamo anche che il prima possibile venga nominato il nuovo procuratore capo. Noi del Sap ribadiamo che Foggia e la Capitanata non possono più aspettare”.

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