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Cronaca San Severo

Attività commerciali, quote societarie e conti correnti: sequestro di beni per Claudio Guerrieri

L'operazione della Guardia di Finanza ha riguardato i beni - del valore di 3 milioni di euro - nelle disponibilità del barese Angelo Locorotondo e del sanseverese Claudio Guerrieri

Maxi sequestro di beni, relativi a patrimoni di provenienza illecita, sono stati sequestrati questa mattina, a carico di due pregiudicati. Si tratta di Claudio Guerrieri, 44enne di San Severo ed Angelo Locorotondo di Noci, nel Barese. I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno eseguito i provvedimenti di sequestro, richiesti dalla Procura della Repubblica di Bari, a seguito di mirate e complesse indagini economico-patrimoniali.

Nel dettaglio, sono state sequestrate due attività commerciali nel settore della produzione e vendita di prodotti lattiero-caseari, quote societarie, quattro conti correnti bancari, un appartamento di 150 metri quadrati e un box auto, per un valore complessivo di circa tre milioni euro. Il sequestro 'di prevenzione', detto anche 'anticipato', si prefigge lo scopo di evitare che i beni nella disponibilità dei soggetti considerati 'socialmente pericolosi' (in quanto connotati da una spiccata dedizione al crimine, quali autori di reati di estorsione, incendio, turbativa sulla libertà dell’industria, trasferimento fraudolento di valori, evasione fiscale) possano essere distratti o comunque ceduti, anche e soprattutto fittiziamente, a prestanome.

La valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nelle nel corso delle indagini nonché l’analisi e l’incrocio delle informazioni estrapolate dalle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza hanno permesso di acclarare l’assoluta sproporzione tra il valore dei beni nella disponibilità degli indagati, anche per il tramite di prestanome, rispetto ai redditi dichiarati o all’attività economica svolta da questi ultimi.  La Guardia di Finanza, nel contesto operativo del contrasto alla criminalità organizzata, considerato obiettivo strategico di primaria importanza, si prefigge lo scopo di ricostruire ed “aggredire” i patrimoni e le disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni criminali, anche di stampo mafioso, al fine di limitare la pervicacia delle stesse nell’infiltrarsi nei gangli dell’economia legale.

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