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Cronaca Vieste

Risucchiata dalle correnti bambina sprofonda giù, fratellino tenta di salvarla ma rischia di annegare. "Salvi per miracolo"

Il racconto della madre di quei drammatici momenti. Quattro persone tratte in salvo, tre bambini di 9, 8 e 3 anni e una zia. Il salvataggio dei bagnanti e del titolare di un lido, la corsa in ospedale e il racconto della madre

La vita è un attimo e talvolta, in quella frazione di secondo, il destino di ciascuno di noi può prendere una piega diversa; qualcuno o qualcosa possono mettere finanche la parola fine alle nostre esistenze. Lo sa bene Elisabetta, madre di quattro figli, ancora sotto shock per la "brutta esperienza" vissuta a Vieste il 28 luglio scorso, quando si stava consumando l'ennesima tragedia di un'estate che ha visto intere famiglie versare lacrime per i propri congiunti morti in circostanze drammatiche. Basti pensare che qualche ora prima, a poche decine di chilometri, sempre sul Gargano, nella galleria 'San Benedetto' di Mattinata in uno spaventoso incidente stradale perdevano la vita Antonio Penza e la sua Aurora di appena pochi mesi.

La tragedia sfiorata, il racconto

Nella città del faro, presso la spiaggia libera Molinella, Filippo di 9 anni e la sorellina di 8 sono in acqua a pochi metri dalla riva, vicino alla 'zona rocciosa'. Giocano a pallone, con loro c'è anche la zia e in braccio a lei l'altro fratellino di tre anni. Sono arrivati la sera prima dai Monti Dauni per trascorrere le vacanze.

E' il primo giorno di mare, la situazione è sotto controllo, la distanza che li separa dal bagnoasciuga è poca, ma inspiegabilmente e improvvisamente la bambina viene risucchiata dalle correnti e sprofonda giù. Nel frattempo Elisabetta si è appena allontanata per cominciare a riportare i giochi in macchina. L'altra figlia assiste alla scena mentre si trova sotto l'ombrellone, lancia l'allarme, chiede aiuto, urla e chiama la madre al cellulare, dicendole di tornare subito indietro perché è successo qualcosa. 

Sollecitati dalla sorellina dei malcapitati, in acqua intervengono alcuni bagnanti e il titolare dell'omonimo lido della baia. Nel frattempo Filippo cerca in tutti i modi di trarre in salvo la sorellina, ma sprofonda anch'egli. Stessa sorte per la zia.

La situazione sembra sfuggire di mano ma l'intervento dei bagnanti scongiura il peggio. I quattro vengono acciuffati e portati a riva. Nel giro di pochi minuti arrivano gli infermieri e il medico del 118 di Vieste. Filippo non respira bene, vomita e ha acqua nei polmoni. Scatta la corsa in ospedale e il ricovero dei tre fratellini presso la stanza del reparto di Pediatria dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza. Sono fuori pericolo, fine di un incubo.

Le parole di mamma Elisabetta

"Ringrazio tutti gli operatori sanitari, il primario del reparto e tutti i medici e gli infermieri che sono stati vicini ai miei figli. Chi si è tuffato in acqua e ha tratto in salvo i miei bambini, il 118 di Vieste per il senso di responsabilità e lo spirito di sacrificio dimostrati durante i soccorsi e lungo il tragitto in ospedale"

Elisabetta trema al solo pensiero di rivivere quei drammatici momenti. "Quando mia figlia mi ha chiamato per dirmi di tornare subito indietro, ero in macchina con mio marito, sentivo delle voci che dicevano "si riprendono, si riprendono" e nel frattempo piangevo".

A distanza di tre settimane la madre dell'eroe Filippo, il bambino di quasi 10 anni che ha rischiato di perdere la vita per salvare la sorellina più piccola, richiama l'attenzione sulla pericolosità di quel tratto di costa, dove, sottolinea, "mi hanno detto che non è la prima volta che accade una cosa del genere". "Perché non mettono un cartello di pericolo?" conclude la donna.

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