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Dentro le sporte fatte dalle detenute, le marmellate dei beni tolti alla mafia: ecco il 'Sacco di giustizia'

Mariana e Katia sono detenute nel carcere di Foggia. Ma da oggi non sono più solo due detenute e basta. No. Ci hanno messo impegno, fatica, entusiasmo. Hanno perfezionato l'arte del cucire, che già parzialmente conoscevano, grazie all'aiuto di Rosanna Perdonò. E sono diventate in pochi mesi due nomi che correranno sulle braccia di ragazzi e ragazze che si accompagneranno con le 400 sporte realizzate con la cooperativa di Cerignola AlterEco, marchiate 'Un sacco di giustizia'.  L'iniziativa è stata presentata ieri alla Fondazione Monti Uniti ed ha l’obiettivo di coniugare inclusione sociale, beni confiscati e lavoro. Il progetto della Cooperativa AlterEco, infatti, che gestisce Terra Aut (bene confiscato alla mafia cerignolana, oggi terra di riscatto sociale per molte persone in condizione di svantaggio), ha previsto anche la realizzazione di altrettanti barattoli di conserva, prodotta su quelle terre. I due prodotti viaggeranno insieme e si possono acquistare sul sito web della cooperativa o mediante contatto social. "Un sacco di giustizia" è sostenuto dalla Casa Circondariale di Foggia, dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Csv di Foggia, Uepe di Foggia, con la collaborazione di Libera-Associazioni nomi e numeri contro le mafie, Cgil Puglia, Cia Puglia, Assessorato alle politiche sociali e del Lavoro del Comune di Cerignola.

Mariana e Katia sono detenute nel carcere di Foggia. Ma da oggi non sono più solo due detenute e basta. No. Ci hanno messo impegno, fatica, entusiasmo. Hanno perfezionato l'arte del cucire, che già parzialmente conoscevano, grazie all'aiuto di Rosanna Perdonò. E sono diventate in pochi mesi due nomi che correranno sulle braccia di ragazzi e ragazze che si accompagneranno con le 400 sporte realizzate con la cooperativa di Cerignola AlterEco, marchiate 'Un sacco di giustizia'. 

L'iniziativa è stata presentata ieri alla Fondazione Monti Uniti ed ha l’obiettivo di coniugare inclusione sociale, beni confiscati e lavoro. Il progetto della Cooperativa AlterEco, infatti, che gestisce Terra Aut (bene confiscato alla mafia cerignolana, oggi terra di riscatto sociale per molte persone in condizione di svantaggio), ha previsto anche la realizzazione di altrettanti barattoli di conserva, prodotta su quelle terre.

I due prodotti viaggeranno insieme e si possono acquistare sul sito web della cooperativa o mediante contatto social. "Un sacco di giustizia" è sostenuto dalla Casa Circondariale di Foggia, dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Csv di Foggia, Uepe di Foggia, con la collaborazione di Libera-Associazioni nomi e numeri contro le mafie, Cgil Puglia, Cia Puglia, Assessorato alle politiche sociali e del Lavoro del Comune di Cerignola.

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