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Cronaca Cerignola

Tre rapine in due mesi, luci dello shopping spente a Cerignola: “#Noinonciarrendiamo”

La protesta di Patty e Stefano, titolari dell'attività "Folli follie" nel centro ofantino. Il 12 luglio "spengono" la città e scendono in piazza per spiegare perchè non si arrendono. Con loro, tutta la città di Cerignola

“Noi non ci arrendiamo”. Lo dicono Patty e Stefano, di “Folli Follie”, a Cerignola, e ci credono tanto. Al punto da trasformare la loro convinzione in slogan, con tanto di hashtag: #NONCIARRENDIAMO.  Stiamo parlando dei titolari dell’attività che in soli due mesi ha subito tre rapine, nel centro ofanti. I colpi, messi a segno il 7 ed il 14 maggio ed il 1° luglio, hanno distrutto il lavoro di una vita.

“In due soli mesi hanno gettato nello sconforto chi con tanto sacrificio cerca di tirare la carretta giorno per giorno”, spiegano in un post su Fb. “La riflessione immediata è stata quella di scappare via, di fuggire da questa città che sembra non avere speranze. Ma noi siamo stati abituati a combattere e a non arrenderci. Non vogliamo darla vinta a questi sciacalli senza ritegno. Vogliamo solo evidenziare che se i furti avvengono è perché c'è chi acquista la merce rubata”.

Il dito puntato è quindi contro la ricettazione, “reato penale oltre che un atto immorale e vergognoso”, spiegano. “Il primo segnale di solidarietà sarebbe quello di rifiutarsi di acquistare merce di dubbia provenienza. Ci piace sperare di vedere questa città, la nostra città, rinascere e divenire civile. Le istituzioni devono attivarsi per proteggerci di più e noi cercheremo di non arrenderci, sebbene lo sconforto è tanto. In questo momento e ci auguriamo che arrivi quanto prima una svolta seria”.

“Così come ci auguriamo che ci sia una "rivolta" generalizzata di tutte le attività commerciali perché da soli non si va da nessuna parte, mentre tutti insieme potremmo davvero provare a dare una sterzata”. A pochi giorni da questo post, il 5 luglio - sempre sulle pagine dei social network – si tirano le somme di queste parole affidate al buon senso di lettori, amici e amici di amici.

“Davvero non pensavamo di ricevere così tanto sostegno morale e materiale”, scrivono meravigliati sulla propria pagina il 5 luglio. “Cerignola ha mostrato il suo lato migliore, quello in cui noi crediamo e per il quale vogliamo investire ogni nostra piccola risorsa umana e professionale. Abbiamo deciso di resistere e reagire. Abbiamo sollecitato una mobilitazione generale delle attività commerciali, affinché qualcuno prenda maggiormente a cuore le angosce che ci assillano quotidianamente”.

“La nostra esortazione a rimanere uniti e compatti e a non sconfortarsi ha dato un esito positivo. Lo speravamo di cuore. La provocazione è lanciata, adesso non possiamo più fermarci. Sabato 12 luglio noi spegneremo in segno di protesta le luci della nostra attività commerciale per 15 minuti. Dalle 20:30 alle 20:45 ci fermeremo e spiegheremo ai nostri clienti il motivo per cui lo stiamo facendo”.

“Molti altri esercizi commerciali ci hanno promesso di fare lo stesso – precisano - terremo al buio per 15 simbolici minuti le vie dello shopping di Cerignola. Non ci illudiamo di fermare così la criminalità cittadina. Ma di certo non passeremo inosservati. Probabilmente riusciremo a smuovere le coscienze di qualcuno.Forse avremo risposte più adeguate al diffuso disagio che patiamo da troppo tempo”.

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