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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Approfitta di un permesso premio per rapinare una banca insieme al nipote, poi si dà alla latitanza: arrestato

Si rifugiava in uno stabile comunale nel centro di Cerignola Francesco Strafile, pregiudicato foggiano, ritenuto responsabile, assieme al nipote, di una rapina a mano a armata in concorso a Lavello (Pz)

Arrestato anche il secondo complice della rapina a mano armata avvenuta il 18 maggio scorso presso la filiale di Lavello (Potenza) della Banca popolare di Bari. Stando alle indagini condotte dai Carabinieri della compagnia di Venosa, coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza guidata da Francesco Curcio, si tratta di Luciano Strafile, 39enne, pregiudicato foggiano, zio del primo arrestato, Francesco  Strafile, 25enne, incensurato, che fu colto in flagranza di reato. Anche a lui oggi, che si trova presso il carcere di Trani per il fatto in questione, è stato notificata la misura cautelare personale. Francesco Strafile, invece, è stato condotto presso il carcere di Foggia.

Entrambi sono ritenuti responsabili di rapina a mano armata in concorso. Alle due misure si è riusciti a dare esecuzione con l’ausilio del personale della Compagnia di Cerignola e dello Squadrone Cacciatori Eliportato Sardegna, grazie ad una certosina attività di pedinamento e controllo. L’attività investigativa, iniziata subito dopo il fatto criminoso, è riuscita a scoprire che il 39enne foggiano stava trascorrendo la sua latitanza in uno stabile in disuso di proprietà comunale sito nel centro di Cerignola. Rifugio da cui è stato prelevato.

All’epoca del fatto, Francesco Strafile era già detenuto presso il carcere di Foggia ma, in quel giorno, godeva di un permesso premio. A seguito dell’intervento dei Carabinieri, si diede alla fuga con la refurtiva, rendendosi irreperibile e, ovviamente, omettendo di rientrare in carcere al termine del permesso concesso.

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