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Cronaca San Ciro / Via Silvio Pellico

Sorpreso con uno spinello, prima fa lo spavaldo e poi crolla in questura: "Vi prego, non ditelo a mia madre!"

Il giovane è stato denunciato perché responsabile di false dichiarazioni sull'identità personale e per resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, è stato segnalato alla Prefettura in quanto consumatore di sostanze stupefacenti

Ventiduenne sorpreso dalla polizia con uno spinello. Prima fa lo spavaldo - fugge e si rifiuta di fornire le sue generalità - poi prega i poliziotti: "Non ditelo a mia madre!".

E' accaduto a Foggia, nel corso di un normale controllo di Polizia, nel pomeriggio di ieri, in via Silvio Pellico. Tre ragazzi camminano insieme a piedi e vengono fermati per un normale controllo da un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale”. I poliziotti chiedono i documenti per effettuare la loro identificazione. Due di loro sono abbastanza collaborativi e non hanno difficoltà a declinare le proprie generalità, mentre il terzo, il più giovane di età, assume un atteggiamento borioso, nel tentativo di eludere il controllo.

Rivolgendosi agli agenti ripete più volte: “io i documenti non li ho e non ti dico come mi chiamo”. Poi, cercando di farla franca, scappa correndo a gambe levate lungo la via Pellico. Il tentativo però non riesce in quanto un poliziotto lo rincorre e, poco dopo, riesce a raggiungerlo e bloccarlo. Una volta fermato, il ragazzo viene sottoposto a perquisizione personale, anche in considerazione dell’odore di marijuana che proveniva dalla sua persona. Difatti, nella tasca interna del giubbotto viene rinvenuto uno spinello già confezionato e pronto all’uso.

Per l’ennesima volta il ragazzo viene invitato a declinare le proprie generalità, essendo privo di documenti di identità. Per tutta risposta egli continua a mantenere un atteggiamento spavaldo ed ostruzionistico, asserendo di chiamarsi in un modo e, subito dopo, in un modo diverso. Così è stato necessario portarlo in questura per effettuare le operazioni di identificazione.

Negli uffici di via Gramsci il ragazzo cambia nuovamente versione e riferisce di chiamarsi con un altro nome. Soltanto quando comprende che sarebbe stato sottoposto ai rilievi fotografici e dattiloscopici di Polizia Scientifica, decide di svelare la sua esatta identità: “questo è il mio vero nome, basta che non dite a mia madre che avevo lo spinello e che ora sono in Questura”.

Gli accertamenti effettuati tramite gli atti d’ufficio hanno consentito di confermare l’identità fornita dal ragazzo che è risultato avere l’età di 22 anni. Dell’avvenuto accompagnamento è stata data informazione al Procuratore della Repubblica di Foggia di turno. Dopo gli adempimenti di rito, il giovane è stato denunciato alla suddetta Autorità Giudiziaria in quanto ritenuto responsabile di false dichiarazioni sull’identità personale e per resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, è stato segnalato alla Prefettura in quanto consumatore di sostanze stupefacenti. Lo spinello è stato sottoposto a sequestro.

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