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Cronaca

Lavoro nero e aziende irregolari in Capitanata: il Prefetto indica le "buone prassi' come forma di contrasto al caporalato

Intanto continua senza sosta l'attività della task-force anti-caporalato attivata in Capitanata: da maggio ad agosto effettuate 54 ispezioni, che hanno portato all'emersione di 44 aziende e 69 lavoratori irregolari

Prosegue con massimo impegno l'azione sinergica di prevenzione e contrasto da parte delle Forze dell'Ordine, coordinate dalla Prefettura, al fenomeno del caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura nella Provincia di Foggia.

Da maggio ad agosto, sono state effettaute 54 ispezioni che hanno portato a scoprire 44 aziende irregolari; controllati nel complesso 626 lavoratori (69 dei quali irregolari) e introitati per "lavoro nero" oltre 112mila euro.

Ma l'azione repressiva sola non basta. Così, nel corso della Conferenza permanente e della Cabina di regia che sovraintende la Rete per il lavoro agricolo di qualità, per contemperare interessi diversi - da una parte il rispetto dei diritti dei braccianti, e dall'altra favorire una "buona agricoltura" - il Prefetto ha promosso l'idea di rivedere i protocolli operativi stipulati negli anni precedenti.

Basta al 'pizzo sui braccianti': "Colpiremo le aziende scorrette"

La finalità è quella di varare, d'intesa con tutti gli enti interessati, un nuovo protocollo che, avendo come punto di riferimento i centri per l'impiego, quali filtri legali per il reclutamento di manodopera e canale privilegiato per l'incontro domanda ed offerta di lavoro, tenga conto delle "buone prassi" e definisca interventi nei seguenti settori: formazione dei datori di lavoro; collocamento della manodopera; trasporto della manodopera; sostegno d'iniziative nel lavoro agricolo di qualità, d'intesa con l'Inps.  Ciò allo scopo di dare vita ad uno strumento flessibile per sostenere con rinnovata efficacia il percorso di legalità intrapreso. 

Nei prossimi giorni verranno definiti i contenuti, che gli attori interessati sono stati invitati ad elaborare per la parte di rispettiva competenza. 

Sotto il profilo della prevenzione, continuano, intanto, le attività della Task- Force interforze, con l'Ispettorato  territoriale  del  lavoro,  nonché quelle  dei  reparti all'uopo destinati delle rispettive Forze dell'Ordine, che svolgono un lavoro finalizzato a riscontrare  irregolarità ed illiceità da parte di chi, in qualsiasi modo, agevola il caporalato,  avendo  cura  di verificare  il rispetto  delle  regole  da  parte  dei  datori  di lavoro. 

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