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Cronaca

Mafia foggiana: la Regione Puglia si costituisce parte civile nel processo contro la 'Società'

Oggi l'approvazione da parte della Giunta regionale in merito al processo la cui udienza preliminare è stata fissata al 23 settembre prossimo dinanzi al Tribunale di Bari (aula bunker del Tribunale di Bitonto)

Come già anticipato sui social dall'assessore Raffaele Piemontese, quest'oggi la Giunta regionale ha approvato la costituzione come parte civile ad un processo contro la mafia foggiana la cui udienza preliminare è stata fissata al 23 settembre prossimo dinanzi al Tribunale di Bari (aulabunker del Tribunale di Bitonto), conferendo la procura speciale all’avv. Michele Laforgia.

Gli imputati sono chiamati a rispondere del delitto di estorsione aggravata e continuata con l’aggravante di cui all’art. 416-bis di aver agito con metodo mafioso e “al fine di agevolare l’associazione mafiosa convenzionalmente denominata Società Foggiana la cui esistenza e operatività in Foggia costituisce fatto notorio attestato da plurime e concordanti sentenze passate in giudicato”.

Condotta criminosa che - si legge - "si pone in forte contrasto con le azioni e gli interventi volti alla prevenzione e al contrasto della criminalità che la Regione promuove sul territorio pugliese, violando, pertanto, i principi e le finalità di cui alla legge n. 14 del 28 marzo 2019 recante "Testo unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza”.

La Regione si costituisce parte civile, in tutti quei procedimenti penali relativi a fatti commessi nel territorio della Regione, quando il pubblico ministero abbia richiesto il decreto che dispone il giudizio, anche immediato, o abbia emesso decreto di citazione diretta a giudizio o abbia proceduto con rito direttissimo per il delitto di cui all’art. 416-bis del codice penale, ovvero al fine di agevolare le attività di associazioni previste dallo stesso articolo.

La Giunta regionale valuta e promuove la costituzione in giudizio dell’ente negli altri procedimenti penali per reati legati alla presenza della criminalità organizzata e mafiosa sul territorio pugliese, al fine di tutelare i diritti e gli interessi lesi della comunità regionale.

La Regione Puglia destina le somme liquidate a titolo di risarcimento a seguito della costituzione di parte civile alle iniziative promosse per il raggiungimento degli obiettivi generali della presente legge”.

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