rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Dalla mentalità di Foggia al nodo estorsioni, il questore a tutto campo: “Siamo in trincea”

Tra bombe, agguati ed estorsioni, Piernicola Silvis traccia il bilancio di questo 2015 ormai agli sgoccioli. E' speranzoso, ma non ancora sereno: "La situazione è ancora grave, ma qualcosa sta cambiando"

Tracciando il bilancio di questo anno ormai agli sgoccioli, il questore della provincia di Foggia, Piernicola Silvis è speranzoso, ma non certo sereno. “La situazione resta delicata e grave. Benché abbiamo registrato un calo dei reati in generale, con oltre 1000 episodi in meno rispetto all’anno precedente, ciclicamente ci troviamo ad affrontare una realtà fatta di bombe, rapine, omicidi e tentati omicidi”.

Tutti reati che creano terrore sociale, precisa; e quella sensazione di insicurezza che mina la collettività. La fotografia che viene fuori dai freddi dati collima con quanto tracciato ieri dal comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, il colonnello Antonio Basilicata. Nel complesso, su tutta la provincia di Foggia, calano i reati: dai 27.498 del 2014 ai 26.619 dell’anno in corso. Diminuiscono le rapine in generale (da 498 a 499, al 20 dicembre), ma aumentano quelle in abitazione (da 19 a 23) e ai danni di esercizi commerciali (da 102 a 112).

In calo anche i furti, che passano dai 13977 del 2014 a quasi 14000 nell’anno in corso. Stabile il numero degli omicidi commessi (13, nel complesso), ma aumentano i tentati omicidi (da 28 a 32). Reato quest’ultimo, che nella sola città di Foggia è raddoppiato (da 8 a 16), così come in aumento sono gli omicidi volontari consumati (da 2 a 3) e gli omicidi colposi (da 5 a 7). Nella sola città di Foggia, i furti in generale sono in calo (da 5955 a 5647): diminuiscono quelli in abitazione (da 557 a 528) ma aumentano quelli di autovetture (da 1400 a 1600).

ESTORSIONI. Come sempre, un capitolo a parte è quello dedicato alle estorsioni. I casi registrati e messi negli annali sono in calo sia in provincia (dove si registra il passaggio da 159 a 137) che nella sola città di Foggia (da 64 a 48). Ma il dubbio persiste: diminuisce la pratica estorsiva o le denunce? Sull’argomento tanto ha fatto e tanto si è speso il questore Silvis, che inizia a cogliere timidi segnali di apertura. “Ultimamente qualcosa sta cambiando. E questo soprattutto dopo le mie ultime dichiarazioni”. Il riferimento è alla provocazione lanciata alcune settimane fa ai microfoni di RadioNorba, ovvero il paventato spauracchio della denuncia per associazione mafiosa e favoreggiamento nei confronti dei commercianti vittime di estorsione che non collaborano con le forze di polizia.

SILVIS TRANCHANT: "DENUNCEREMO CHI NON DENUNCIA"

“Ovviamente si trattava di una provocazione”, precisa il questore. “Nessun commerciante è stato denunciato. Ma quella provocazione – che ha fatto tanta pubblicità negativa sulla mia persona e altrettanta, positiva, alla giustizia – ha scosso la città e messo in moto una serie di fattori: abbiamo registrato una maggiore collaborazione, abbiamo avuto imprenditori e commercianti che hanno denunciato di essere vittime del racket e stanno collaborando con le forze di polizia. Credo ci sia una situazione favorevole per il recupero, sembra che il velo dell’omertà si stia lentamente rompendo”. Quella dell’estorsione, ricorda, è una pratica che seppellisce l’economia, “ma lo Stato protegge e tutela chi viene estorto. Poi, c’è un dato di fatto: chi denuncia, di norma, non viene più toccato”.

OMICIDI E AGGUATI. Sulla recente tripletta di tentati omicidi e agguati ascrivibili al mondo della criminalità organizzata, Silvis taglia corto: “Lo scenario è preoccupante, ma abbiamo le nostre strategie e soprattutto ottimi reparti investigativi". Si tratta, precisa, di scenari che si ripresentano come corsi e ricorsi storici. “I recenti agguati ad esponenti dei clan locali non possono passare certo inosservati. C'era la stessa preoccupazione di qualche anno fa, quando venne scarcerato Giosuè Rizzi, il boss. In questa città ci si sente spesso in trincea, ma questo spinge ad essere solleciti, fare squadra e a lavorare meglio”. Spina nel fianco degli uffici di via Gramsci è da sempre il triangolo del Tavoliere Foggia – San Severo – Cerignola, che periodicamente balza agli onori della cronaca (nera) con improvvise recrudescenze criminali e richieste di sicurezza e ordine pubblico.

C.A.R.A. E BOMBE. Da non dimenticare anche la “bomba ad orologeria” costituita dal Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo di Borgo Mezzanone. Nel corso dell’anno sono state tantissime le proteste, anche accese, divampate improvvisamente e altrettanto repentinamente sedate con servizi di ordine pubblico o attività di mediazione. Ma Indubbiamente sono le bombe a fare più paura. “E a Foggia ci sono tante persone per bene che meriterebbero di vivere più serenamente”. Per questo, negli ultimi 12 mesi, sono stati realizzati anche 82 servizi a largo raggio – i cosiddetti pattuglioni – per un controllo a tappeto dei quartieri cittadini a maggiore rischio emergenziale: dal centro storico alle periferie, con particolare attenzione al quartiere ferrovia, da sempre vessato da episodi di abusivismo commerciale, criminalità diffusa e prostituzione sfacciata e molesta. Tutti episodi che influiscono pesantemente sulla qualità della vita dei residenti.

LA MENTALITA' DI FOGGIA. Un colpo al cerchio, un altro alla botte, in chiusura Silvis non fa mancare un suo personalissimo appunto, da foggiano, sulla mentalità della città. “C’è davvero poca empatia tra forze dell’ordine e cittadini. Questi ultimi, forse, sembrano aver distorto la realtà”. Si riferisce al mondo dei social e alla pratica del commento-libero. “Troppo spesso i cittadini scaricano le loro ansie e paure sulle forze di polizia, come se il susseguirsi di bombe e rapine fosse opera nostra, colpa nostra. Noi vi mostriamo i dati dei reati consumati, non certo quelli sventati o falliti. Siamo abituati a questo tipo di mentalità: ci sarà sempre qualcuno che maledirà il nostro operato. Ma mi sembra che, sempre più spesso, paghiamo inefficienze altrui subendo accuse forse volutamente cattive e strumentali".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dalla mentalità di Foggia al nodo estorsioni, il questore a tutto campo: “Siamo in trincea”

FoggiaToday è in caricamento