rotate-mobile
Cronaca Lesina

Gli tolgono la licenza, pescatore disperato pretende di riaverla e si incatena a un termosifone: si libera dopo 12 ore

È successo a Lesina presso l'ufficio locale marittimo. L'autorità giudiziaria bene aveva disposto la confisca e la distruzione

12 lunghe ore, tanto è durata l'azione di protesta di un pescatore di Lesina che ieri mattina si è introdotto nell’Ufficio Locale marittimo della città lagunare al fine di ottenere informazioni in merito al ritiro della sua licenza di pesca, della quale l’Autorità Giudiziaria ne aveva disposto la confisca e distruzione.
L'uomo, appreso della momentanea assenza del Comandante dell’Ufficio, fuori sede per servizio, si è incatenato repentinamente ad un calorifero del corridoio, pretendendo di riavere indietro la sua licenza di pesca. 
I militari presenti, colti di sorpresa, e non riuscendo ad impedire il gesto, hanno allertato i superiori e chiesto l’intervento dei Carabinieri. 
Dopo ore di trattative con personale del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Foggia, il pescatore - ottenuta l’assicurazione da parte del Capo del Compartimento Marittimo di Manfredonia intervenuto sul luogo circa l’impegno ad esaminare la questione - alle 19.30 circa il pescatore ha desistito volontariamente dal gesto. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli tolgono la licenza, pescatore disperato pretende di riaverla e si incatena a un termosifone: si libera dopo 12 ore

FoggiaToday è in caricamento