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Cronaca Manfredonia / Viale Foggia, 89

Operai della Sangalli occupano la Statale 89: "Lo stabilimento non deve chiudere"

I dipendenti dell'azienda non ci stanno: non vogliono e non possono arrendersi alla vertenza che rischia di far sparire la più grande azienda del Contratto d'area di Manfredonia. Sul posto anche l'onorevole Bordo

Battono i pugni sul tavolo, incrociano le braccia e scendono in strada. I dipendenti della Sangalli Vetro di Manfredonia non ci stanno: non vogliono e non possono arrendersi alla vertenza che rischia di far sparire la più grande azienda del Contratto d’area di Manfredonia. Questa mattina, l’ennesimo atto di protesta per sensibilizzare l’opinione pubblica dinanzi al dramma che dal 1° dicembre intere famiglie operaie stanno vivendo. Per questo, circa 250 operai e dipendenti dell’azienda sono scesi in strada, con un sit-in lungo la Statale 89, all’ingresso della zona industriale.

Il primo dicembre, infatti, è stato spento l’impianto (giunto alla fine del suo ciclo vitale) per la produzione di vetro float. L’azienda manfredoniana dovrebbe quindi provvedere all’acquisto di un nuovo macchinario, ma non riuscirebbe a sostenere la spesa - circa 16 milioni di euro – e le banche non sono disposte a concedere prestiti, a causa dell’imponente debitoria della Sangalli, che si aggira sui 130 milioni.

Non riuscendo a superare lo scoglio economico, il gruppo veneto sarebbe orientato a sacrificare la fabbrica di Manfredonia, salvando solo il sito di Porto Nogàro, in provincia di Udine. Al fianco dei lavoratori della Sangalli Vetro, questa mattina vi erano anche il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi e l’onorevole sipontino Michele Bordo. Con loro, le principali sigle sindacali di settore, Uiltec, Cisl e Cgil.

FOTO | Operai della Sangalli Vetro occupano la Statale 89

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