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Cronaca Ascoli Satriano

Giovane padre di famiglia ucciso "senza motivo". L'avv. Sodrio: "Anche medici infedeli devono rispondere del delitto"

Yenatiuk Vasyl fu ucciso in un casolare di Ascoli Satriano il 7 agosto 2018 ad opera di Rosario Giuseppe Marano. L'avv. Michele Sodrio contro i medici che hanno rilasciato dei falsi certificati di idoneità psichiatrica al Marano

Si terrà l'11 marzo prossimo il giudizio immediato davanti alla Corte d'Assise di Foggia in merito alla tragica vicenda relativa all'omicidio a colpi di arma da fuoco (tre esplosi da una pistola revolver calibro 22 LR) del 34enne Vasyl Yenatiuk, avvenuto in un casolare di Ascoli Satriano il 7 agosto 2018 ad opera di Rosario Giuseppe Marano di anni 66.

L'avv. Michele Sodrio, difensore della moglie della vittima Alla, del figlio Andrei di 8 anni e della madre Rayisa detta "Marina", vittima a sua volta di tentato omicidio (fu trasportata agli Ospedali Riuniti del capoluogo dauno), a FoggiaToday dichiara: "Il PM ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato perchè le prove sono incontestabili. Il Marano ha ucciso un giovane padre di famiglia, peraltro figlio della sua convivente, senza alcun motivo plausibile, tanto che ancora oggi le mie clienti si chiedono tra le lacrime "perchè l'ha fatto?"

Prosegue il legale delle parti civili: "Vasyl era un ragazzo gioviale, affettuoso, gran lavoratore e che si trovava bene qui in Italia, dove viveva con moglie e figlio già da qualche anno. E' stato ucciso senza pietà e senza motivo. Mi lascia perplesso il fatto che la Procura della Repubblica - Pm Galli, abbia deciso di non procedere contro quei medici che avevano rilasciato dei falsi certificati di idoneità psichiatrica al Marano, grazie ai quali aveva ottenuto la restituzione del porto d'armi e della pistola, con la quale ha poi ucciso Vasyl Yenatiuk. Uno di questi certificati se lo era addirittura procurato presso il policlinico militare di Roma, pur non avendo mai lasciato Ascoli Satriano. L'imputato aveva anche subito in passato dei ricoveri presso ospedali psichiatrici ed aveva dato chiari segni di follia. Ciò nonostante gli vennero restituiti porto d'armi e pistole (in casa aveva un piccolo arsenale)"

L'avv. Sodrio aggiunge e conclude: "Nei prossimi giorni studierò con attenzione gli atti d'indagine, che ancora non ho in modo completo e decideremo quindi il da farsi, ma resto convinto che quei medici infedeli debbano essere chiamati a rispondere per le loro responsabilità. Hanno consentito ad una persona pericolosa e mentalmente disturbata di riavere le armi, a causa delle quali è stata portata via la vita di un giovane padre di famiglia. Non ci basta che vada sotto processo il solo Marano, vi sono anche altri che devono rispondere di questo assurdo delitto. La battaglia delle parti civili sarà portata avanti con questo obiettivo"

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Nella foto l'avv. Michele Sodrio

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