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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Severo

“D’Angelo seminfermo mentale”, i legali di Roberta Perillo contro la consulenza del Pm: “Non consentiremo che si faccia giustizia a metà”

Il legale della famiglia della ragazza uccisa contro la consulenza del Pm: "La sconcertante lucidità e freddezza dimostrate dal D'Angelo smentiscono le valutazioni del consulente"

È stata fissata per il prossimo 25 settembre l’udienza dibattimentale dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Foggia, per l’omicidio di Roberta Perillo, in seguito al rinvio a giudizio dell’imputato, Francesco D’Angelo, responsabile reo-confesso dell’omicidio della giovane ragazza, avvenuto l’11 luglio del 2019.

Nella giornata di ieri si è diffusa la notizia riguardante la consulenza del Pm che ha ritenuto D’Angelo seminfermo mentale, pur affermandone la grave pericolosità sociale. “Si tratta di un atto che non ha alcun valore di prova”, dichiara l’avvocato Guido de Rossi, legale della famiglia Perillo. “Nessun giudice si è pronunciato in ordine alla capacità di intendere e di volere dell’imputato – spiega il legale –, atteso che all’esito dell’udienza preliminare, in accoglimento delle richieste del P.M. e dei difensori delle parti civili, il D’Angelo è stato rinviato a giudizio per un delitto che prevede la pena massima”.

L’avvocato De Rossi definisce le valutazioni e conclusioni del consulente del Pm per nulla condivisibili “e risultano chiaramente smentite, in particolare, dalla sconcertante lucidità e dalla freddezza dimostrate dal D’Angelo in occasione dei fatti. Ho dato incarico a un noto ed autorevole psichiatra forense perché anche su tale aspetto prevalga la verità. Non consentiremo – conclude de Rossi – che sulla tragedia di Roberta e della sua famiglia cali il velo di una giustizia a metà”.

foto avv. de Rossi-2

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