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Cronaca San Severo

Zio dell'altro Russi assassinato ad agosto, 'Lillino Coccione' era scampato ad un agguato nel 2015

Omicidio a San Severo, Michele Russi è stato assassinato in una parrucchieria di via Terranova. Non sarebbero in pericolo di vita suo genero Luigi Guglielmi e il dipendente del locale operato al Masselli Mascia

Non sarebbero in pericolo di vita le due persone rimaste ferite nell'agguato a Michele Russi detto 'Lillino Coccione', ucciso a colpi di pistola nel salone da barba 'Li Quadri' di via Terranova, a pochi passi dal comando della polizia locale.

Giovanni Verga, giovane dipendente dell'attività commerciale che suo malgrado in quel momento stava facendo barba e capelli al boss, e Luigi Guglielmo, genero della vittima, sono in prognosi riservata. Raggiunto alla gamba e all'addome da alcuni colpi d'arma da fuoco sparati all'impazzata dai sicari, nel pomeriggio di ieri Verga è stato sottoposto ad un intervento chirurgico. Più lievi le ferite riportate dal genero di Russi, che in quel momento si trovava nella Fiat Punto parcheggiata all'esterno del locale e crivellata di colpi.

Ad agire sarebbero stati due killer armati di fucile e pistola, che sarebbero giunti sul posto a bordo di un'auto guidata da una terza persona. Uno dei due avrebbe sparato all'indirizzo della Fiat Punto, l'altro all'interno della parrucchieria dove si è consumato il decimo omicidio in provincia di Foggia del 2018.

Le indagini del caso sono affidate agli agenti del commissariato di polizia del vicequestore Claudio Spadaro e della Squadra Mobile di Foggia coordinati dalla Procura della Repubblica. Al momento non si eslcude nessuna pista e si indaga a 360 gradi. Sarebbero stati effettuati quattro stub, dieci perquisizioni e accertamenti vari. Utili alle indagini potrebbero risultare le telecamere di videosorveglianza della zona.

Michele Russi e l'agguato del 14 febbraio 2015

Michele Russi, noto esponente della malavita locale classe 1960, la sera del 14 febbraio 2015 era scampato alla morte nell'agguato di via Checchia Rispoli durante il quale era rimasto ferito il genero Claudio Guerrieri che proprio in quel momento stava entrando nell'auto - sempre una Fiat Punto - al cui interno, ad attenderlo, c'era Lillino Coccione'. La sventagliata di colpi di mitraglietta - almeno venti - ferì Guerrieri di striscio ad una spalla, mentre Michele Russi rimase illeso. 

Chi era Michele Russi

Il curriculum criminale di Michele Russi parla chiaro. Lillino Coccione era un elemento di spicco della malavita locale, più volte arrestato per vari reati in più di un blitz antimafia: dal 'Day Before' del giugno '95 all'operazione 'Fuori orario' del 2006, dal blitz 'Maracaibo' del 2007 all'operazione 'Sug ar' del 2011. Nel maggio 2013 Michele Russi era stato arrestato per tentata estorsione ed usura insieme a suo nipote. La vittima dell'agguato di via Terranova era lo zio di Francesco Paolo Russi, il 36enne assassinato la sera del 25 agosto in Corso Leone Mucci. In quell'occasione 'Lillino Coccione' aveva commentato su Facebook l'accaduto: "Se qualcuno si fosse dimenticato che sabato è stato ucciso un ragazzo Francesco Paolo Russi che è un nostro parente, che è un nipote anche a voi e voi siete andati al ristorante a festeggiare, anche se sapevo che la faccia in faccia non l’avete mai avuta, ora avete la merda, tanto la ruota gira e ve lo faranno anche a voi così, anche in faccia, perché voi dei parenti che avete in casa non ve ne importa niente. Se qualcuno ha qualcosa da dirmi sa dove abito e lo aspetto"

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