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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Torremaggiore / via Luigi Rossi

Omicidio D'Aloia: pregiudicato ucciso a Torremaggiore, si cercano movente e autori

Gaetano Ettore D’Aloia è stato ucciso nei pressi del castello di Torremaggiore lungo la strada che porta a San Paolo di Civitate. Ferito l’amico che era in macchina con lui

Era andato a cena con un amico e all'uscita del ristorante, mentre era già alla guida della sua auto, è stato crivellato di colpi sparati da almeno due sicari a bordo di un'altra vettura. E' morto così Gaetano Ettore D'Aloia, un pregiudicato di 65 anni, ucciso la notte scorsa in un agguato a Torremaggiore.

L'amico che era con lui è stato ferito di striscio e se la caverà con poco. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, D'Aloia era a bordo di una Nissan Micra quando un'altra vettura si è affiancata alla sua. Dall'interno sono stati sparati almeno dieci colpi con una pistola calibro 9x21, molti dei quali hanno raggiunto la vittima al torace in diversi punti vitali.

L'amico che era seduto al suo fianco è stato ferito di striscio alla testa e ad un braccio. Il pregiudicato ha quindi perso il controllo dell'auto, che è andata a schiantarsi contro un albero, ed è morto. Il suo compagno è riuscito invece ad allontanarsi ed è stato aiutato da alcune persone che lo hanno accompagnato in ospedale dove è stato medicato.

Ai carabinieri ha fornito una versione dell'accaduto che è ora sottoposta a verifiche. L'omicidio è avvenuto nei pressi del castello di Torremaggiore lungo la strada che porta a San Paolo di Civitate. Sul posto i militari hanno recuperato dieci bossoli.

D'Aloia aveva numerosi precedenti penali e, secondo gli investigatori, era ben inserito negli ambienti della criminalità locale. L'uomo era uscito dal carcere nel 2007, dopo aver scontato una condanna per droga e armi. Per diverso tempo era stato un trafficante di eroina e negli anni Novanta era uno dei referenti del clan Sinesi.

Per alcuni anni ha gestito uno sfasciacarrozze e, da quando era uscito di prigione, gestiva con un figlio un impianto fotovoltaico. I militari stanno interrogando persone ritenute vicine al pregiudicato per risalire al movente e agli autori dell'omicidio e stanno esaminando i video girati dalle telecamere di sorveglianza della zona.

L'ipotesi al momento più accreditata è che si sia trattato di un regolamento di conti nel mondo della criminalità locale e in particolare negli ambienti del racket delle estorsioni, perché, pare che l'uomo avesse ripreso a svolgere attività criminali in quest'ambito. A poca distanza dal luogo dell'agguato, è stata ritrovata una Bmw abbandonata e i militari stanno verificando se si tratti della vettura utilizzata nell'agguato (ANSA).

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