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Cronaca San Marco in Lamis / Coppa Casarinelli

Omicidio San Marco in Lamis: Ciro Ciavarella ucciso a colpi di fucile

L'agguato è avvenuto sulla strada del ritorno a pochi metri dal podere dove la vittima si era recato per dare da mangiare agli animali. Nella notte effettuati tre esami stub e interrogati parenti e amici della vittima

I carabinieri continuano ad indagare sull’omicidio avvenuto nella tarda serata di ieri in località Coppa Casarinelli (lu munnezzare) a San Marco in Lamis, quando Ciro Ciavarella, 42enne agricoltore-allevatore del posto, è stato crivellato di colpi di fucile a pallettoni mentre era a bordo della sua auto e stava ritornando a casa.

La moglie e i due figli, preoccupati per il consueto ritardo del loro caro, hanno allertato il fratello della vittima chiedendogli di andare a vedere se fosse successo qualcosa. Di qui la scoperta del cadavere sfigurato ed esamine all’interno della sua Fiat Uno bianca.

I militari del 112 stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo. Nella notte sono stati effettuati alcuni esami stub e sono stati interrogati parenti e amici. Si scava nella vita privata dell’uomo.

Pochi dubbi sulla dinamica dell’omicidio: l’agguato è avvenuto sulla strada del ritorno a pochi metri dal podere dove la Ciavarella si era recato per dare da mangiare agli animali. In quel momento purtroppo non era solo. Qualcuno potrebbe essere sbucato dalle stradine interne e avergli teso una trappola mortale. Chi lo ha ucciso (al momento non è stato accertato se una o più persone), ha voluto sfregiarlo di proposito. Secondo quanto accertato finora dai Carabinieri, Ciavarella, dopo aver portato da mangiare ai suoi animali nel podere di contrada 'Casarinella', si sarebbe avviato verso casa a bordo della sua Fiat Uno. Ed è proprio sulla strada del ritorno che il killer sarebbe sbucato da una stradina laterale aprendo il fuoco ripetutamente contro il parabrezza, colpendolo più volte. Non contento, avrebbe sparato almeno tre colpi da distanza ravvicinata contro il volto della vittima, per essere certo di aver eseguito la sentenza di morte.

Ciro Ciavarella era incensurato, non aveva rapporti con la criminalità organizzata e da tutti era descritto come una persona normale e tranquilla. A San Marco in Lamis la cittadinanza è incredula per l’accaduto.

 

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