Scoperta necropoli dauna a San Paolo di Civitate: tombe e resti umani
In un caso si tratta di una sepoltura di un notabile, nell'altro di quella di un guerriero dauno. A giugno scorso furono rinvenuti reperti archeologici e denunciati due tombaroli nell'ambito dell'operazione Pegaso
Nel corso delle indagini relative all’operazione “Pegaso” che lo scorso mese di giugno ha portato alla scoperta di alcuni reperti archeologici risalenti al periodo dauno e destinati alla vendita del mercato illegale, i finanzieri della Gdf di San Severo insieme agli esperti della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia, hanno scoperto una necropoli del IV – III secolo A.C. nelle campagne di San Paolo di Civitate.
Nell’occasione sono state scoperte tre tombe, due a cappuccina e una a camera. In una sono stati rinvenuti alcuni oggetti per i quali si suppone si possa trattare della sepoltura di un notabile e alcuni resti umani. In quelle “a cappuccina” sono stati trovati preziosi oggetti in metallo, la colonna vertebrale e il torace di un guerriero dauno vissuto un secolo prima della costruzione della necropoli.
Gli oggetti erano destinati quasi sicuramente al mercato illegale. A giugno furono denunciati due tombaroli.