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Sabato, 20 Aprile 2024

Migrante morto a Borgo Mezzanone, Soumahoro incatenato agli Stati Generali di Villa Pamphili, a Roma: "Basta, abbiamo dovuto raccogliere i resti di un bracciante"

Il sindacalista in sciopero della fame e in catene a pochi passi dove il Governo Conte sta svolgendo gli stati generali dell’economia“

“Abbiamo dovuto raccogliere i resti di un bracciante morto come un cane, adesso basta”. Aboubakar Soumahoro, sindacalista Usb da sempre in prima linea per i diritti dei migranti, si è incatenato stamattina in una panchina di Villa Pamphili, a pochi passi dove si stanno svolgendo gli stati generali dell’economia.

Una protesta che accompagna l’inizio dello sciopero della fame, per portare il tema dei miranti, ma soprattutto della condizione in cui sono costretti a vivere e lavorare nelle campagne del sud Italia. Un tema, e una ferita, aperta ancora una volta per la morte di un giovane bracciante nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, a Foggia.

E mentre le istituzioni, da anni, promettono di smantellare quella vergogna, le stesse "arredano il tunnel"; nei giorni scorsi, infatti, l'organizzazione umanitaria Intersos, per conto della Regione Puglia, ha collocato tra le baracche della "Pista" di Borgo Mezzanone, diverse cisterne d'acqua, un segnale che fa pensare che, quell'agglomerato di baracche, da lì, non andrà mai via.

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