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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Tragedia a Margherita di Savoia: uccisi nel sonno da esalazioni di monossido

Sabino Giannino, Teresa Giannino e Giulia Giannino, sono morti nel sonno in un'abitazione di via Purgatorio. Vivevano a Milano

Un 'maledetto' nido di uccelli che ostruiva la canna fumaria collegata ad uno scaldacqua a gas: è questa la causa della tragedia consumatasi in una vecchia abitazione di via Purgatorio a Margherita di Savoia. Le esalazioni da monossido di carbonio non hanno lasciato scampo a Sabino Giannino, di 51 anni, alla sorella Teresa di 53 e alla figlia Giulia, che aveva da poco computo 16 anni. La morte risale probabilmente alla notte scorsa, ma i tre corpi sono stati scoperti solo oggi pomeriggio, quando alcuni parenti da Milano hanno dato l'allarme ai carabinieri, non riuscendo a mettersi in contatto con i familiari.

Le vittime infatti vivevano nel capoluogo lombardo ma erano tornati nel loro paese d'origine, Margherita di Savoia, pare per far visita ad alcuni parenti. Secondo altre voci, sembra che Giannino e la sorella avessero intenzione di vendere quel vecchio appartamento, disabitato per gran parte dell'anno. Ieri sera devono aver acceso lo scaldacqua a gas per riscaldarsi, visto che il freddo nella zona è ancora pungente, ma non avevano fatto i conti con il disuso dell'appartamento.

Gli uccelli avevano costruito un nido proprio nella canna fumaria e questa circostanza si è rivelata fatale. Quando sono giunti sul posto, i carabinieri hanno dovuto sfondare il portone dell'abitazione per entrare nell'estremo tentativo di salvare qualche vita, ma era ormai tutto inutile. Zia e nipote erano ancora a letto; la morte deve averle sorprese nel sonno. L'uomo è stato trovato in un'altra stanza: forse aveva percepito qualcosa ed ha tentato, inutilmente, di raggiungere una finestra.

I corpi sono stati trasferiti nell'obitorio degli Ospedali Riuniti di Foggia. Il pm della Procura di Foggia Enrico Infante, magistrato di turno, ha disposto l'autopsia. Ma i primi accertamenti eseguiti dai carabinieri con i militari della Sezione Investigativa Scientifica dell'Arma lasciano pochi dubbi sulle cause della tragedia.

Poco più di cinque anni fa, il giorno di Natale del 2007, in località Ippocampo, a circa 30 chilometri da Margherita di Savoia, il monossido di carbonio sterminò un'intera famiglia - marito, moglie e due figli - arrivata dal Veneto per trascorrere le vacanze. Oggi quell'incubo si è materializzato di nuovo stroncando le vite di Sabino, di sua sorella Teresa e di Giulia, ancora adolescente.

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