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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Manfredonia: ai domiciliari per motivi di salute, ma continua a spacciare a casa

Ancora un arresto per Antonio Rignanese, 36enne del posto. Dallo scorso settembre ad oggi è stato sorpreso ben tre volte dalla polizia mentre cedeva o deteneva stupefacenti

Era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a causa delle sue condizioni di salute incompatibili con il regime carcerario. Condizioni di salute che, però, non gli hanno impedito di continuare ad esercitare una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Per questo, gli uomini del Commissariato di Manfredonia - in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Foggia - hanno arrestato il pluripregiudicato Antonio Rignanese, 36enne del posto; provvedimento scaturito dalle reiterate violazioni degli obblighi degli arresti domiciliari. Dal settembre dello scorso anno ad oggi, infatti, sono stati tre gli arresti in flagranza eseguiti dagli agenti del commissariato sipontino nei suoi confronti, sempre per lo stesso motivo: detenere e cedere consistenti quantitativi di droga.

Per porre fine alla condotta criminale, il commissariato aveva interessato l’autorità giudiziaria competente affinché si individuasse una idonea struttura detentiva compatibile con le condizioni di salute dell’uomo (considerato che lo stesso, per la sua condotta antigiuridica, è incompatibile anche con la misura degli arresti domiciliari, poiché a Manfredonia costituisce un punto di riferimento per tutti gli assuntori di cocaina).

Poi, agli inizi dello scorso mese di marzo, la casa circondariale di Foggia attivava, presso l’azienda ospedaliera locale, un reparto detentivo. Pertanto i pm titolari dei procedimenti penali a carico del 36enne richiedevano al Giudice la sostituzione degli arresti domiciliari con la collocazione nel reparto detentivo. L’ultimo arresto in flagranza di reato, risale allo scorso mese di febbraio quando gli agenti delle volanti avevano notato un giovane all’interno del portone dell’abitazione di Rignanese stringere tra le mani un involucro in cellophane. Alla vista della polizia il giovane ha cercato rifugio a casa del 36enne e l’involucro è stato trovato in bagno, nascosto dietro la lavatrice. All’interno 30 grammi di cocaina, ancora da tagliare, dai quali si sarebbero potute ricavare circa 150 dosi per un valore di mercato di circa 6000 euro.

L’arresto operato a febbraio, seguiva di pochi mesi altri due arresti: lo scorso settembre Rignanese venne arrestato, in concorso con altre due persone. In quella occasione, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 31 grammi di cocaina purissima, 7 flaconi di metadone e la somma complessiva di 2400 euro. Poi, fu beccato ancora una volta, sempre per lo stesso motivo, appena un mese dopo.

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