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Cronaca Manfredonia

Minaccia di sparargli dopo averlo preso a calci e pugni: preso l’aggressore dell’assessore La Torre

Si tratta di Antonio La Selva, 33enne pregiudicato di Manfredonia. Secondo le ricostruzioni, avrebbe colpito alle spalle l’assessore mentre questi stava dirigendosi verso l’ascensore dentro palazzo di Città. Alla vittima è stata rilasciata una prognosi di 21 giorni

I Carabinieri della Stazione di Manfredonia e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, unitamente a personale della Polizia Locale del comune sipontino, nella serata di ieri hanno tratto in arresto il pregiudicato 33enne Antonio La Selva con le gravi accuse di lesioni personali dolose gravi, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, e danneggiamento aggravato.

I carabinieri di Manfredonia erano stati allertati per una aggressione all’interno della casa comunale ai danni dell’assessore Giuseppe La Torre. Immediatamente sono giunti sul posto l’autoradio del Nucleo Radiomobile in turno e la pattuglia della stazione di Manfredonia. Quest’ultima in particolare, già nelle immediate vicinanze, era giunta da via Campanile dove aveva notato, nei pressi di un accesso secondario al Municipio da quella strada, personale della Polizia Locale di Manfredonia e un cittadino che indicavano l’aggressore che non erano riusciti a trattenere.

Questi, allora, è stato bloccato, preso in consegna dai militari e identificato in Antonio La Selva, il quale è stato poi condotto in caserma, mentre l’altro equipaggio ha prestato i soccorsi all’assessore aggredito, seguendolo anche presso il Pronto Soccorso dell'ospedale di Manfredonia.

La ricostruzione dell’aggressione

Dalla prima ricostruzione dei fatti è emerso che la pattuglia della Polizia Locale, immediatamente prima, era a sua volta intervenuta a chiamata, giungendo all’interno del comune. dove aveva assistito alla fase finale dell'aggressione. In quei frangenti La Selva stava inveendo ancora in direzione della vittima, mimando con le mani la forma di una pistola e minacciandolo in dilaetto che lo avrebbe sparato.

Successivamente l’Assessore, cui era stata rilasciata una prognosi di 21 giorni per le lesioni riportate, aveva riferito che verso le 19.00 era entrato nei locali comunali dalla porta secondaria di via Campanile, aprendo la porta con la chiave, dirigendosi verso l’ascensore. A un certo punto aveva sentito un tonfo provenire dalla porta vedendo entrare La Selva, che conosceva di vista. Giratosi nuovamente in direzione dell’ascensore per pigiare il tasto di prenotazione, l’uomo all’improvviso lo ha aggredito alle spalle, colpendolo con pugni ad entrambi i fianchi ed al volto, afferrandolo per il giubbotto e facendolo cadere a terra. Mentre era accovacciato, l'esagitato aveva continuato a colpirlo in varie parti del corpo con calci e pugni. Rialzatosi a fatica, l'aggressore lo aveva però afferrato e scaraventato contro un armadietto metallico, facendolo cadere nuovamente,  riprendendo a colpirlo. Solo l’intervento, dopo alcuni minuti, di una persona, della Polizia Locale e dei Carabinieri avevano posto termine alla brutale aggressione. Presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Manfredonia sono state riscontrate escoriazioni al naso, alla guancia destra, alle mani, tumefazione della gamba destra.

Alla luce di quanto emerso, come detto, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per lesioni personali dolose gravi, violenza o minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. L’arresto è stato convalidato in mattinata dall’Autorità Giudiziaria, e La Selva posto in libertà, in attesa del processo.

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