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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Il prefetto avverte i foggiani: “Città è a un bivio. Reagite e denunciate”

Luisa Latella: "Nei primi quattro mesi del 2013 ci sono state 395 denunce per danneggiamento, 38 per danneggiamento con incendi, solo 14 per estorsione e una sola denuncia per usura"

"Una città al bivio". Una città che "non sta percependo il pericolo di sopraffazione da parte della criminalità". Che ha ancora in sé "tante forze sane" ma che se non porrà un freno, se continuerà a tacere, a "chinare la testa", la criminalità prenderà il sopravvento. "Per questo é indispensabile una reazione. Il rischio è grossissimo".  Sono le dichiarazioni, forti, che il prefetto di Foggia Luisa Latella fa alla città. Sceglie il rito della conferenza stampa.

Vuole parlare ai foggiani, dir loro alcune cose all'indomani dell'agguato all'imprenditore Zammarano ed il vertice che ne è seguito sull'Ordine Pubblico e la sicurezza allargato alla Dda di Bari perché "se quello che è accaduto è un episodio come tanti, è anche vero che questi episodi si stanno ripetendo in maniera preoccupante" riconosce Latella.

Da dieci mesi in provincia di Foggia, l'ha osservata la Capitanata, vista "in bilico" e, con l'esperienza di chi "queste dinamiche le ha viste già nella sua terra", la Calabria, mette i guardia i foggiani perché il "rischio è grossissimo". "C'è un atteggiamento culturale che indica una vicinanza con la criminalità; c'è una parte della imprenditoria che non reagisce all'illegalità e china la testa per quieto vivere".

Ma non è l'unico settore. "Il territorio è caratterizzato da una forte illegalità diffusa, anche nella pubblica amministrazione". Certo, continua Latella, "ci sono anche tantissime forze sane". "Ma è che nn c'è reazione". Ed allora è bene che "tutti ne prendano coscienza", ci vogliono azioni di "netta contrapposizione" perché la criminalità deve essere messa all'angolo.

Ci vogliono "atti concreti", Ci vogliono le "denunce". Snocciola i dati, Latella. Nei primi 4 mesi del 2013 in città ci sono state 395 denunce per danneggiamento, 38 per danneggiamento con incendi, solo 14 per estorsione, una sola denuncia per usura. In Capitanata, sempre nei primi quattro mesi dell'anno, le denunce per danneggiamento sono state 1076, 135 quelle per danneggiamento con incendio, 59 denunce per estorsione, solo 5 per usura.

Altre indagini sono in corso, conferma il Prefetto che però lancia un monito: "È ora di smettere di pensare che per risolvere il problema criminalità serva l'esercito. Serve cambiare cultura". È la città insomma, il territorio che deve cambiare. Nn chinarsi. Denunciare. Una provincia in cui raramente è stato riconosciuto un collegamento tra criminalità e colletto bianchi, "ma se volete la mia personale sensazione - rivela il prefetto- io credo che questa zona grigia esista.

E per esempio nel processo Amica, che è ancora in corso, sta emergendo". "Alla manifestazione che ha ricordato i bombardamenti subiti dalla città ho visto una Foggia molto bella, una bellissima gioventù che questa città deve trattenere" conclude il Prefetto. Che tira un sospiro. L'avvertimento che doveva giungere ai foggiani è lanciato: denunciate, reagite. Foggia è ad un bivio. 

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