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Cronaca

LETTERE | “Mentre bruciano i negozi e i mercati, i partiti dicano cosa si vuole e si può fare”

Il dott. Salvatore Onorati, componente del gruppo de 'Gli Amici della Domenica', scrive ai partiti di Foggia invitandoli ad agire per risolvere i problemi sollevati fuori dal palazzo

D'estate questa città brucia sotto le sferzate del favonio. Bruciano le stoppie, bruciano le vanità sotto le spinte dei mille falò. Bruciano i negozi e bruciano i mercati. E sotto le ceneri di questo incendi bruciano e si consumano anche le piccole fiammelle di speranza che di tanto in tanto si accendono per cercare di far essere questa città semplicemente un po' "normale".

Mentre gli incendi scoppiano si susseguono incontri e dibattiti in cui gli abitanti del palazzo inseguono la società civile per chiedere e per interrogarla. Chi governa, o chi si propone per farlo, non deve più chiedere, non è più il tempo, quello che c'era da dire è stato già detto, ora è il tempo del fare o almeno di dire cosa si deve, si vuole e si può fare. Il tempo dell'antipolitica degli organigrammi e dei posizionamenti è finito: risposte concrete a bisogni concreti.

I partiti tornino a fare i partiti, con i ruoli rispettivi di maggioranza e di opposizione. Chi è fuori dal palazzo solleva problemi, si sforza di proporre soluzioni, chi è nel palazzo deve agire per risolverli. Questa è la politica, questa dovrebbe essere e, per favore, non fateci più vergognare di essere gli ultimi o di prendere "lezioni di stile" dagli americani della Boeing che vanno a pulire parco San Felice.

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