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Cronaca

Lettera shock di una 17enne: “Questa città un domani sarà deserta”

Dopo la tragica uccisione di Francesco Cannone, Federica ha scritto alla redazione barese di Repubblica per lamentare il suo disagio ed esortare i foggiani a reagire

Ha destato scalpore e sta suscitando interesse la lettera che Federica, ragazza foggiana di 17 anni, ha inviato alla redazione barese di Repubblica. A spingere la studentessa a riportare il suo pensiero è stato l’ultimo e tragico fatto di sangue avvenuto a Foggia nella notte tra sabato e domenica, quando il 23enne Francesco Cannone è stato assassinato presumibilmente dai due coetanei arrestati qualche ora dopo l'omicidio.

Federica preannuncia il futuro di una Foggia deserta ed esorta i cittadini a reagire, darsi da fare e dimostrare l’attaccamento alla propria terra. A non lasciarsi andare e a non piangersi addosso. E pensare che non molto tempo fa il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola aveva coniato il termine “foggianesimo, vale a dire l’attitudine a lamentarsi e a definirsi vittime.

Riportiamo di seguito il testo della lettera

"Mi chiamo Federica e ho 17 anni. Vivo in una città che ultimamente mi sta deludendo. Penso infatti che il detto "fuggi da Foggia non per Foggia ma per i foggiani" sia vero. Ebbene si, vivo a Foggia. Poco fa, sono venuta a conoscenza di una bruttissima notizia: ennesimo omicidio causato da un litigio tra ragazzi. E la solita domanda che mi pongo è la seguente: "Perché?". Sono allibita e soprattutto arrabbiata. Perché il sabato è la serata delle risse?

Avendo la possibilità di uscire il fine settimana, abbiamo tante aspettative... siamo così giovani. Invece basta arrivare in centro per cambiare subito idea. Piazze , carte a terra, ragazzi che vogliono divertirsi (il loro divertimento consiste nel bere, litigare, distruggere monumenti).

Il problema di Foggia sono i cittadini. Se noi non ci occupiamo della nostra città, chi deve farlo? Ecco perché tutti all'università decidono di "fuggire" e tutti aspettano con ansia che arrivi questo momento tanto desiderato. Non voglio generalizzare questa situazione di disagio, ci sono tante brave persone. Ma non bastano. La mia è una rabbia repressa, una protesta silenziosa. Continuando così, questa città tra qualche anno sarà deserta."

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