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Cronaca Carlantino

Sanità, Carlantino e Celenza Valfortore: “Gravi lacune per i Monti Dauni”

Lettera ai dirigenti Asl da parte dei sindaci di Carlantino e Celenza Valfortore. Nessun consultorio familiare e poliambulatori senza attrezzature

I sindaci di Carlantino e di Celenza Valfortore hanno indirizzato una lettera all’ASL per illustrare le gravi lacune e, in alcuni casi, la totale assenza di alcune tipologie di servizi sanitari sul loro territori. Sono state individuate una serie di criticità che vengono esposte di seguito.

PRESENZA DELL’UFFICIALE SANITARIO. Attualmente, nei comuni interessati, risulta praticamente inesistente il servizio di ufficiale sanitario. Viene garantito solo una volta ogni 15 giorni e soltanto nel comune di Celenza Valfortore, provocando grossi disagi alla popolazione che deve spostarsi ogni volta presso altri comuni, e con un intervallo di tempo molto lungo, per pratiche come vaccinazioni, rinnovo patenti, ecc.

INTENSIFICARE LA PRESENZA DEL PEDIATRA. Il servizio garantisce la sua attività sul territorio solo un giorno alla settimana. Considerato che il pediatra è il medico di base di tutti i bambini dei comuni citati, si comprende facilmente quale disagio possano vivere i genitori non potendo garantire l’assistenza medica continua ai propri figli, con la necessità quindi di provvedere autonomamente a visite mediche a pagamento.

PRESENZA DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO. Attualmente il servizio viene garantito sul posto per 2 giorni alla settimana, ma il pensionamento di un dipendente e la sua mancata sostituzione rischiano di provocare forti disagi e disservizi alla popolazione, soprattutto agli anziani.

FISIOTERAPIA A DOMICILIO. Si tratta di un servizio di fondamentale importanza soprattutto per i tanti anziani che vivono nei due comuni. Attualmente il servizio viene garantito attraverso una convenzione con la fondazione Onlus Padre Pio di San Giovanni Rotondo, ma il contratto è a termine e non se ne garantisce la continuità.

PRESENZA DI MEDICI SPECIALISTICI. Sul territorio è garantita solo la presenza del ginecologo una volta alla settimana. Le esigenze maggiormente avvertite dalla popolazione, e per le quali si lamenta fortemente la totale carenza di servizi, riguardano lo stato di salute delle persone anziane e/o che non possono muoversi dalla propria abitazione. In particolar modo si fa riferimento alla figura del fisioterapista (o del fisiatra o dell’ortopedico), del cardiologo, del diabetologo, dell’urologo, del neurologo.

POLIAMBULATORIO SENZA ATTREZZATURE. Gli ambulatori non hanno le attrezzature minime necessarie per svolgere il loro servizio. L’ambulatorio di Carlantino, ad esempio, non è dotato né di un computer né di un fax, circostanza questa che rende impossibile effettuare le prenotazioni di visite o prestazioni o prelievi del sangue, così come rende difficile ottenere i risultati degli esami, quando questi sono urgenti, che potrebbero essere trasmessi con un semplice invio di un fax. Attualmente il servizio di prenotazione viene effettuato con trasferimento delle pratiche presso l’ambulatorio di Celenza e trasmissione delle stesse da quella postazione, con notevole rallentamento dei tempi.

ASSENZA DEL CONSULTORIO FAMILIARE. Da diversi anni, ormai, è stato del tutto abolito il servizio del consultorio familiare. In particolare, rispetto alle esigenze della popolazione, si chiede di poter garantire la presenza, anche settimanale, della figura di uno psicologo. Per alcuni periodi è stato attivato, attraverso il Piano sociale di zona, un servizio di assistenza psicologica, destinato soprattutto ai giovani, ed esso ha ottenuto risultati assolutamente positivi rispetto a una popolazione di giovani (ma anche anziani) che soffrono per la loro condizione di vita disagiata sia dal punto di vista sociale (isolamento geografico, comunità troppo piccole, rischio emarginazione, poche occasioni di confronto e crescita) sia dal punto di vista economico.

Si chiede pertanto di valutare la possibilità di garantire il ripristino di queste forme di assistenza alla popolazione in maniera stabile. Considerata la lontananza dai grandi centri urbani, e la difficoltà di molte persone di spostarsi verso i centri maggiori (difficoltà anche economica, considerato che il biglietto per una corsa a/r con il pullman verso Foggia costa 10,80 euro), si chiede all’Asl di poter garantire l’estensione del servizio di prelievi ematici presso il proprio comune di residenza, in modo che venga garantito a tutta la popolazione e non solo agli anziani esenti.

Si chiede infine di voler mantenere inalterati i servizi di Guardia medica e Pronto intervento per urgenze 118 così come oggi vengono garantiti alla popolazione, in modo da non intaccare il minimo di garanzia di assistenza medica sul territorio. L’Amministrazione comunale e i cittadini restano in attesa di un riscontro positivo da parte dell’ASL, con la speranza che vengano garantiti i diritti di Salute e Cure ad ogni singolo contribuente.

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