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Cronaca

Chiesa San Lorenzo, il Tar annulla l'aggiudicazione del Comune di Foggia da mezzo milione: "E' illegittima"

Accolto il ricorso di Aleasya Costruzioni. Per il segretario dell'Udc, Iacovangelo "finalmente il Tribunale amministrativo ha fatto chiarezza. Adesso immediato affidamento dei lavori e cantierizzazione del sito"

L’aggiudicazione dei lavori da mezzo milione di euro per il recupero della Chiesa di San Lorenzo in Carmignano al Consorzio Stabile F24 è illegittima. Motivo per cui il Tar ha accolto il ricorso della seconda classificata, la Aleasya Costruzioni srl, ritenendolo ammissibile e fondato nel merito, ed ha, contestualmente, annullato la determinazione di ammissione del Consorzio di cui al verbale di gara del 22 maggio 2018 e la determinazione dirigenziale n. 623 del 7 giugno 2018 dell’Ufficio contratti e appalti del Comune di Foggia.

I fatti. Con determinazione dirigenziale n.334 del 2018 l’amministrazione foggiana indiceva una procedura aperta per l’appalto dei lavori di consolidamento statico e recupero architettonico della chiesa, per un valore a base d’asta pari a 469.601,04 euro, da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Alla procedura partecipavano cinque operatori economici, tra cui la ricorrente e il Consorzio Stabile F2B, il quale dichiarava di concorrere per la consorziata HR Costruzioni pubbliche SRL, designata esecutrice dei lavori. Nella seduta di gara del 22 maggio 2018, la Commissione comunale ammetteva tutte le imprese offerenti al proseguo delle operazioni. La ricorrente, tuttavia, a seguito di accesso agli atti, presentava a mezzo pec due note con le quali rilevava il mancato possesso da parte della HR Costruzioni pubbliche SRL della qualificazione nella categoria OG2 (lavori su beni culturali) e del requisito di iscrizione alla C.C.I.I.A.A. per l’attività oggetto dell’appalto, espressamente richiesti dal bando di gara. Rilievi però respinti dal Presidente della Commissione, che ammetteva il Consorzio alle fasi successive di gara” (poi vinta dal Consorzio per cui HR concorreva). Aleasya Costruzioni SRL ha quindi impugnato, chiedendone l’annullamento, la determinazione dirigenziale n. 623 di aggiudicazione definitiva e tutti gli atti in cui si disponeva l’ammissione della vincitrice, lamentando l’illegittimità dell’ammissione, e quindi della conseguente aggiudicazione, in quanto “priva, la consorziata, dei requisiti tecnico-professionali richiesti espressamente dal bando di gara”.

Doglianze interamente accolte oggi dal Tar. Esprime soddisfazione il segretario cittadino dell’Udc. “Ci ha pensato il tribunale amministrativo di Bari a fare chiarezza nell’aggiudicazione dell’appalto – dichiara Dario Iacovangelo-. Si tratta di un ribaltamento della determina dirigenziale n.623 del Comune di Foggia a tutto vantaggio della rinascita di un monumento simbolo per i foggiani, e punto riferimento della identità storica e culturale della comunità foggiana.

Come UdC lo abbiamo sempre sostenuto e condiviso una battaglia di civiltà e di decoro cittadino; così come abbiamo sempre creduto in quanti hanno atteso il giudizio amministrativo per avere soddisfazione della loro professionalità e solidità d' impresa. Ora sarà possibile mettere fine alla vicenda dell'appalto e assistere impotenti al deperimento di un patrimonio materiale e immateriale, minacciato dall’incuria e dall’indifferenza.

Adesso – conclude Iacovangelo- chiediamo immediato avvio dell’iter di affidamento dei lavori e cantierizzazione del sito in tempi rapidi, così da garantire la restituzione di un bene ai foggiani, secondo l’antico splendore.

La Chiesa di San Lorenzo in Carmignano tornerà a vivere, recuperando la sua funzione di centralità storica e garantendo la fruizione di un sito tra i più importanti nel panorama culturale della Puglia”.

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