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Cronaca Rignano Garganico

Presunta morte bracciante, Ivan Scalfarotto: "Il caporalato ha toccato il suo apice"

Il sottosegretario alle Riforme: “La piaga è antica e nel Foggiano ha dimensioni allarmanti, favorita dalla compresenza di un bacino agricolo notevole e di un preoccupante sfarinamento delle reti di partecipazione e vigilanza territoriale”

“Le terribili vicende di caporalato e sfruttamento che si verificano, non da oggi, nelle campagne del Sud e della Capitanata, hanno toccato il loro apice con la vicenda del migrante morto nei campi il cui cadavere sarebbe stato occultato e sulla quale occorre fare al più presto piena luce.”

Lo dichiara il sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi e parlamentare del Pd pugliese Ivan Scalfarotto. “La piaga è antica” prosegue il sottosegretario “ed ha in provincia di Foggia dimensioni particolarmente allarmanti, favorita com’è dalla compresenza di un bacino agricolo di notevoli dimensioni e di un preoccupante sfarinamento delle reti di partecipazione e vigilanza territoriale.”

“La terra dalla quale vennero grandi insegnamenti e luminose vicende del movimento operaio” dice ancora l’esponente Pd “sembra ora ridotta al rango di deserto della dignità e dei diritti. Il Governo, con i ministri Martina e Orlando, ha già mostrato di volere combattere energicamente questo stato di cose, contro il quale sono già da tempo impegnati i parlamentari democratici della provincia di Foggia e il governo regionale.”

“Sarà una battaglia non facile” conclude Scalfarotto “ma è doveroso per tutti - politica, sindacati, istituzioni - combatterla con determinazione e sollecitudine. Ciascuno è chiamato a fare la propria parte per cancellare una volta e per tutte questa vergogna.”

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