La mafia foggiana secondo Capitan Ultimo: "Chi combatte sulla strada deve dare le risposte"
Il colonnello dei Carabinieri, tra gli artefici della cattura di Totò Riina, è intervenuto in consiglio Regionale questa mattina in apertura della seduta di Commissione di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità
Intervenuto in consiglio Regionale questa mattina in apertura della seduta di Commissione di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità, Sergio De Caprio - colonnello dei Carabinieri, che guidò la cattura di Totò Riina - ha risposto a diverse domande, con un passaggio significativo anche sulla mafia in Capitanata.
"Non devo dare io insegnamenti a chi combatte sulla strada e saprà dare le risposte che voi cercate. Sono quelli che devono darle, e se non lo fanno se ne devono prendere le responsabilità. E quindi o cambiano i metodi o le persone. Serve una comunità unità che pratichi la fratellanza e il mutuo soccorso, queste sono le armi strategiche con cui l'Italia e le nostre famiglie hanno vinto su tutto. Lo hanno fatto i nostri nonni, non vedo perché i nostri figli non possano fare meglio di noi".
"Oggi in commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, ho avuto l'onore di ascoltare le parole che sono anche l'esperienza umana del Capitano Ultimo.
Parole semplici ma di una forza incredibile che ci ha costretti a guardare oltre i soliti stereotipi o i bellissimi concetti che siamo soliti ascoltare.
Il capitano ultimo ha più volte detto che bisogna rendere concreti i concetti di legalità e sicurezza e lo si può fare solo se realmente comprendiamo di essere parte di una comunità.
È fondamentale che nella comunità funzioni il mutuo soccorso, inteso come azione di condivisione.
Siamo un esercito e uniti possiamo sconfiggere la mafia", è stato il commento di Grazia Di Bari, consigliera regionale del Movimento Cinquestelle.
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