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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Estorsioni a Proshop, Leonarda Francavilla e Antonio Salvatore respingono ogni accusa

Sono stati arrestati dai carabinieri, accusati di estorsione ai titolari della catena "Proshop", per una fornitura di merce da 30mila euro. Dinanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia, i due si sono dichiarati innocenti

Si sono dichiarati estranei alla vicenda e hanno respinto ogni accusa mossa nei loro confronti. Così Leonarda Francavilla e il genero Antonio Salvatore davanti al Gip del Tribunale di Foggia, Carmen Corvino, per l’interrogatorio di garanzia.

I due sono stati arrestati alcuni giorni fa dai carabinieri, perchè accusati di una estorsione ai danni dei titolari della catena "Proshop", per una fornitura di merce da 30mila euro. I titolari del marchio e i gestori di un punto vendita, peraltro, erano stati anche vittime di due gravi atti intimidatori nei loro confronti.

Dinanzi al giudice per le indagini preliminari, però, i due indagati si sono dichiarati innocenti. Anzi, Leonarda Francavilla ha dimostrato al giudice di aver provveduto al pagamento di una parte della fornitura di detersivi da 30mila euro (coperta con 6 assegni da 5mila euro ciascuno) e di aver dato l'autorizzazione ad incassare i primi due, rispettivamente a fine marzo e nel giugno scorso.

Ad inizio settembre dello scorso anno, però, l'attività aperta dalla Francavilla chiude bottega, ottenendo dalla ditta della famiglia Grieco - la New Grieco s.r.l. - una nota di credito di poco superiore ai 28mila euro, a fronte di un  reso merce. L'avvocato Ettore Censano, che rappresenta Francavilla, presenterà istanza di detenzione domiciliaree successivamente farà ricorso al Tribunale della Libertà per chiederne la scarcerazione per insufficienza di indizi di colpevolezza. 

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