Aveva un appuntamento con i suoi assassini (verosimilmente due), oppure è stato richiamato all’esterno della sua abitazione. Al momento, non è possibile escludere che Luigi Bevilacqua - il 38enne di San Severo assassinato nella notte in via Giuseppe De Cesare, a San Severo - conoscesse i killer che hanno esploso al suo indirizzo 13 colpi di calibro 9x21, uccidendolo.

Uno solo il proiettile andato a segno, a distanza ravvicinata, in pieno petto. Tanto è bastato per uccidere un uomo corpulento come Bevilacqua, impegnato anche come ‘buttafuori’ in un locale nel Pescarese (secondo i familiari non vi lavorava più ormai da due mesi). Una vera e propria ‘esecuzione’ avvenuta in strada, nei pressi dell’abitazione dell’uomo, in pieno centro storico di San Severo. Bevilacqua, nonostante la ferita riportata, è riuscito a rientrare in casa dove poi è morto, davanti agli occhi della convivente, che ha lanciato l’allarme.

San Severo, colpi di pistola uccidono Luigi Bevilacqua | Foto D'Agostino

La donna è stata ascoltata, insieme ai familiari dell’uomo, dai carabinieri che hanno avviato le indagini del caso. In zona sono presenti alcune telecamere di videosorveglianza ma non è detto che possano aver ripreso elementi utili. I killer hanno sparato all'impazzata: dei 13 colpi esplosi, molti si sono conficcati nelle inferriate delle finestre dell'abitazione delle vittima e nei quadri dei contatori delle abitazioni della zona.

Al momento, non si esclude alcuna pista, anche se gli inquirenti sembrerebbero privilegiare l'ipotesi di un possibile movente economico (il risentimento di qualcuno nei confronti della vittima) o di una vendetta personale: è al vaglio degli inquirenti, infatti, la circostanza secondo la quale una ventina di giorni fa, Bevilacqua avrebbe avuto un violento litigio con due persone. Il 38enne ha dei vecchi precedenti per minacce, ma sarebbe legato da vincoli di parentela alla famiglia Bevilacqua, nota in città in ambito criminale. Indagini in corso.