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Cronaca Cerignola / Via Fabriano

Femminicidio a Cerignola: Nunzia Compierchio uccisa con 5 colpi di pistola, l'ex si avvale della facoltà di non rispondere

Ad impugnare l’arma, una pistola modificata calibro 3.80, per gli inquirenti, sarebbe stato l’ex marito, il 44enne Angelo Di Meo, già noto alle forze di polizia, fermato poco dopo dagli uomini del commissariato di Cerignola

Cinque colpi di pistola esplosi a bruciapelo. E’ morta così Nunzia Compierchio, la donna uccisa nel pomeriggio di ieri, a Cerignola, sull’uscio della porta di casa.

Ad impugnare l’arma, una pistola modificata calibro 3.80, secondo gli inquirenti, sarebbe stato l’ex marito, il 44enne Angelo Di Meo, già noto alle forze di polizia, fermato poco dopo dagli uomini del commissariato di Cerignola, con l’accusa di omicidio volontario. Almeno quattro i colpi andati a segno, per la donna non poteva esserci scampo né speranza di salvezza. Al momento dell’omicidio, in casa erano presenti anche i due bambini.

VIDEO - Apre il fuoco e uccide donna a Cerignola: le immagini sul luogo dell'omicidio 

Subito dopo il fatto, Di Meo si era rifugiato a casa del padre, che vive a breve distanza dal pianterreno di via Fabriano, dove è avvenuto il femminicidio. I due, benché separati, pare continuassero a vivere nella stessa abitazione, tra continui litigi e incomprensioni, insieme ai figli di 10 e 12 anni (mentre un terzo, maggiorenne, è attualmente detenuto). Interrogato dagli inquirenti, il 44enne ha preferito non rispondere ad alcuna domanda.

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