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Incidenti stradali

Ucciso da un’auto pirata a 19 anni: è morto così Giancarlo Ravidà

Il 19enne di Foggia si era trasferito da poco con la sua famiglia a Prato. Era appena uscito da una pizzeria. I genitori hanno donato gli organi

Si era appena trasferito con la sua famiglia a Prato, il 19enne di Foggia che ieri sera è stato trovato da alcuni passanti disteso su un marciapiede con il volto tumefatto e ferite in varie parti del corpo. Trasferito all’ospedale di Firenze, Giancarlo Ravidà è morto poche ore dopo. Avrebbe compiuto venti anni il prossimo 25 gennaio. Giancarlo sarebbe stato travolto da un’auto, che però non si sarebbe fermate per prestare i primi soccorsi. Ad incastrare il pirata della strada potrebbero essere le immagini di un impianto di videosorveglianza analizzate dalla polizia di Prato

Come riportato da Today.it, inizialmente, soprattutto nelle prime ore dopo il ritrovamento, si era pensato che il diciannovenne fosse stato aggredito. Poi una telecamera ha mostrato la tremenda verità: Giancarlo esce da una pizzeria in via Valentini a Prato, cerca di attraversare la strada e fa un balzo all'indietro per evitare un'auto. L'impatto non si vede, ma alcuni ragazzi racconteranno di essere usciti di corsa dalla pizzeria dopo aver sentito un forte boato. 

LE IMMAGINI SHOCK DELL'INCIDENTE

Cosa sia successo nei minuto di buco delle immagini non è ancora chiaro. Ciò che è certo è che poco dopo, verso le dieci e mezza, Giancarlo è stato trovato su un marciapiede. Con il volto tumefatto. E in fin di vita. Alle 18 di domenica l'ospedale lo dichiara clinicamente morto e i suoi genitori - il padre è il dentista Giandomenico Ravidà - decidono di donare gli organi. Almeno Giancarlo continuerà a vivere in qualcuno.

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