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Cronaca Rodi Garganico / via Pietro Giannone

Incendio distrugge il trabucco di Rodi Garganico. Il sindaco: "Gesto ignobile e scellerato"

Le fiamme - quasi certamente di natura dolosa - hanno incenerito il "gigante di legno" di proprietà del Comune, unico presente nel territorio di Rodi Garganico e ben visibile da Corso Giannone. Sul fatto indagano i carabinieri

Distrutto in un incendio il trabucco di Rodi Garganico. Le fiamme - quasi certamente di natura dolosa - hanno incenerito il “gigante di legno” di proprietà del Comune, unico presente nel territorio di Rodi Garganico e ben visibile da Corso Giannone.

“Un gesto ignobile e scellerato, per il quale c’è tanta rabbia”, spiega il sindaco della cittadina garganica Nicola Pinto. Il trabucco era stato ricostruito circa 10 anni fa, con fondi pubblici. Benché non fosse più utilizzato per la pesca, costituiva una importante traccia della storia e della cultura garganica e una attrazione turistica, oltre ad avere una funzione didattica per i bambini delle scuole locali.

Al momento non è possibile pensare ad una prossima ricostruzione, sia per mancanza di fondi sia perché la struttura originaria si presenta gravemente compromessa. In Comune, intanto, si attende la relazione tecnica relativa all’incendio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri. “In quella zona, anche se non proprio nei pressi del trabucco, sono presenti delle telecamere”, continua ancora Pinto. “Speriamo che i filmati possano essere utili ad inchiodare alle proprie responsabilità gli autori del gesto”.

Sull'accaduto, le pagine Facebook di Rodi Garganico e Rodi Garganico online, facendo proprie le manifestazioni di sdegno giunte dall'intera popolazione, promuovono la costituzione di un comitato cittadino spontaneo che metta in campo ogni iniziativa utile alla ricostruzione del trabucco di Corso Giannone. Al comitato potranno aderire tutte le associazioni e le istituzioni del territorio che siano interessate a dare un segnale concreto di quanto sia ancora sana la terra garganica. Per aderire al comitato, basta inviare una email all'indirizzo blog@rodigarganico.info.

Questo il commento rilasciato da Stefano Pecorella: “Un’importante traccia della storia e della cultura garganica distrutta dal gesto ignobile di chi non ama la propria terra e i suoi simboli per eccellenza. Di fronte a questo vile atto è bene alzare la guardia per fermare un fenomeno dilagante che rischia di oscurare e calpestare l’identità di un territorio che alla sua storia e alle sue tradizioni deve molto. Un’identità alla quale il Parco del Gargano tiene particolarmente, come dimostrano i progetti già programmati dall’Ente per il recupero dei trabucchi storici con l’intento non solo di tutelarli, ma per costruirci attorno un sistema di valorizzazione del turismo culturale ed ambientale e di consolidamento delle tradizioni garganiche. Il tutto d’intesa con chi continua a mantenere in piedi questi esempi di sostenibile convivenza dell’uomo con il paesaggio circostante e le sue produzioni naturali”.

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