rotate-mobile
Cronaca

Già 727 incendi in Puglia. A Foggia più uomini e mezzi. Il telerilevamento l'arma in più per spegnere subito i focolai

In provincia di Foggia ci sono più uomini (261 su 671) e mezzi (28 su 80) che nelle altre province della Puglia. Dal 15 giugno a oggi 6 luglio 2020 gli interventi sono stati 727, di cui 104 di una certa rilevanza

A poco più di 20 giorni dall’inizio della campagna antincendio boschivo 2020, si è tenuto questa mattina un incontro, organizzato dall’Arif, presso la Protezione Civile regionale, presieduto dal governatore della Regione Puglia Michele Emiliano. Un momento di confronto e di riflessione fra i maggiori attori che, ogni giorno, tutelano il territorio pugliese, difendendolo dalla piaga degli incendi boschivi e non solo.

Gli incendi sono una delle cause più importanti di alterazione dell'ambiente e di degrado del territorio, portano gravi conseguenze per l'equilibrio naturale e richiedono lunghi tempi per il riassetto dell'ecosistema forestale e ambientale. Favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l'asportazione dello strato di terreno superficiale.

Fondamentale quindi la prevenzione e l’Arif, l'Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali, programma interventi di miglioramento forestale indispensabili per la messa in sicurezza dei complessi forestali demaniali e dei terreni in occupazione temporanea, complessivamente più di 15mila ettari. In particolare nei mesi che precedono la campagna AIB vera e propria, si procede al decespugliamento e alla creazione di fasce di terreno tagliafuoco all’interno e ai confini delle foreste.

In provincia di Foggia ci sono più uomini (261 su 671) e mezzi (28 su 80) che nelle altre province della Puglia, Nel 2019 il totale degli incendi verificatisi sul territorio pugliese sono stati 4181, con una media di 54 al giorno. I comuni dove si sono registrati il maggior numero di interventi sono stati Santeramo in Colle per la provincia di Bari, Spinazzola (Bat), Cellino San Marco (Br), Lecce (Le), Cagnano Varano (Fg), Ginosa (Ta). Quanto alla tipologia di intervento: 1952 sterpaglia, 791 incolti-stoppie, 166 boschivo, 157 canneto, 155 macchia,126 alberature.

Dal 15 giugno a oggi 6 luglio 2020 gli interventi sono stati 727, di cui 104 di una certa rilevanza. Le squadre dell’Arif sono intervenute su tutti gli incendi boschivi. I più importanti sono stati sostanzialmente. Il primo, il 21 giugno a S. Marina di Stigliano, Carpignano Salentino, in provincia di Lecce, oltre alle nostre squadre Arif, carabinieri forestali, Protezione civile e Vigili del Fuoco, è intervenuto 1 canadair che ha effettuato diversi lanci. Sono stati bruciati 10 ettari di pineta. Un altro intervento rilevante il 29 giugno a Vieste, oltre alle varie squadre a terra è intervenuto un canadair che ha effettuato 46 lanci di cui 20 con schiumogeno. Sono andati in fumo 5 ettari.

“Il motivo per il quale siamo riusciti in questi anni a salvaguardare il nostro patrimonio boschivo è nella nostra capacità di agire rapidamente e in modo coordinato. La sala operativa è interforze perché lo spegnimento di un incendio non dipende da un solo soggetto ma da un insieme di soggetti che consente di avviare la strategia: prevenzione, segnalazione e reazione. Questo processo viene coordinato dalla Regione Puglia e dalla Protezione civile. La nostra capacità di azione si fonda sulla professionalità. Noi cercheremo in tutte le maniere di prevenire questi fatti e investiremo sempre di più nelle tecnologie spaziali per il telerilevamento" il commento di Michele Emiliano.

“Il Piano di Antincendio boschivo del Parco del Gargano – ha detto il presidente  Pasquale Pazienza, è confluito in quello regionale che andrà a scadenza quest’anno e ci stiamo muovendo per l’aggiornamento. Punterà su 3 punti: creazione di linee tagliafuoco, realizzazione di piazzole di sosta per uomini e mezzi, approvvigionamento e riserve idriche”.

Il colonnello Giovanni Misceo, della  Regione Forestale Carabinieri di Bari,  ha  sottolineato che i Carabinieri forestali sono “mobilitati sul tema della prevenzione. Abbiamo individuato 13 aree particolarmente sensibili al fenomeno. Stiamo affinando attività investigative con sistemi sul territorio che ci permettano di ricostruire eventuali fenomeni criminosi. Poi ci occupiamo di aree percorse già dal fuoco, dando supporto ai comuni per l’aggiornamento del catasto di queste aree”.

Sul fronte della lotta attiva dallo scorso anno l'Arif ha cominciato a sperimentare un sistema tecnologico che agevola e facilita il lavoro delle squadre. Accanto alle classiche postazioni di vedetta, ora è possibile contare su un evoluto sistema di telerilevamento che consente un tempestivo e efficace intervento per lo spegnimento delle fiamme.

Già lo scorso anno in via sperimentale erano state posizionate alcune telecamere in punti strategici del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Quest’anno è stato formato il personale e perfezionato il sistema. "Quindi siamo operativi a tutti gli effetti. Le immagini giungono dalle telecamere alla centrale operativa di Gioia del Colle e da qui, via ponte, in Sala Operativa".

Il sistema è in grado di xalcolare gli indici di rischio di innesco, monitorare in continuo l'area visivamente, grazie all'utilizzo di telecamere ad alto fattore di zoom comandabili anche da remoto, individuare precocemente l'innesco di un focolaio, integrare modelli predittivi che permettono di rappresentare su mappe georeferenziate la probabile propagazione del fronte di fiamma sul territorio.

Il sistema è in grado di elaborare, al loro primo insorgere, di localizzare con precisione e tempestività tutti i focolai dell'incendio. Il sistema si compone di postazioni di avvistamento basate su una combinazione di termocamere, videocamere e procedure software da utilizzare presso il Centro di controllo.

incendi protezione civile-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Già 727 incendi in Puglia. A Foggia più uomini e mezzi. Il telerilevamento l'arma in più per spegnere subito i focolai

FoggiaToday è in caricamento