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Cronaca

Evasori fiscali, traffici internazionali, frodi allo Stato: i 'numeri' dell'impegno della GdF a tutela della Capitanata

Oltre 820 interventi ispettivi, tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019, cifre che danno il senso dell’intensificazione delle attività della Guardia di Finanza contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria

Un anno intenso, ricco di sforzi e di risultati. E’ l’anno appena concluso dalle donne e dagli uomini della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Foggia, che questa mattina hanno celebrato il 245° anniversario della fondazione del corpo.

Un’attività che può essere raccontata attraverso i numeri, quelli dell’azione sul territorio, dove sono stati realizzati 822 interventi ispettivi, tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019, mentre 1.851 sono, invece, le indagini delegate al Corpo, nello stesso periodo, dalla magistratura ordinaria e contabile. Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività della Guardia di Finanza contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria. Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest’ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria. 

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni e traffici illeciti di prodotti petroliferi si confermano al centro dell’attenzione operativa del Comando Provinciale Foggia. Settori in cui, nel 2018 e nei primi 5 mesi del 2019, ha eseguito, nell’ambito di piani d’intervento coordinati con l’Agenzia delle Entrate, 822 interventi ispettivi. Sono stati riscontrati 190 reati fiscali (principalmente, emissione e utilizzo di fatture false, dichiarazioni fraudolente e occultamento delle scritture contabili) e denunciati 190 soggetti. Ammontano a 39 le indagini delegate dalla magistratura e a circa 24 milioni di euro le proposte di sequestro avanzate. Le misure patrimoniali eseguite ammontano ad oltre 1,6 milioni di euro, mentre sono 2 le persone arrestate.

Importanti i risultati conseguiti a livello provinciale dal Corpo anche nel settore del contrasto alle frodi all’Iva (meglio note come frodi carosello”), in quello dei carburanti e delle indebite compensazioni di debiti tributari e previdenziali con crediti IVA fittizi, che hanno visto, in diversi casi, anche il coinvolgimento di professionisti. Sono 40, infatti, i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per frodi carosello o indebite compensazioni. Nel contrasto all’economia sommersa sono stati individuati 130 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente circa 23 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 157 datori di lavoro per aver impiegato 378 lavoratori in “nero” o irregolari. I 104 interventi a contrasto del contrabbando di prodotti petroliferi hanno portato al sequestro di circa 180 tonnellate di gasolio destinato ad uso agricolo venduto per l’autotrazione ed all’accertamento di analogo prodotto consumato per oltre 7.400 tonnellate con un’accisa evasa di 10,2 milioni di euro.

Nel settore dei giochi e delle scommesse illegali, i controlli eseguiti sono stati circa 200 con più di 100 violazioni rilevate. Al riguardo, il Comando Provinciale di Foggia ha periodicamente disposto l’esecuzione di piani straordinari di interventi, finalizzati a prevenire e reprimere tale fenomeno illegale. L’azione della Guardia di Finanza contro gli illeciti in materia di spesa pubblica è finalizzata a individuare quelle condotte che, pregiudicando la legalità e la correttezza nella Pubblica Amministrazione, minano il puntuale utilizzo delle risorse, favorendo sprechi e malversazioni. 

Ai 770 interventi svolti a tutela dei principali flussi di spesa pubblica, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, si aggiungono 269 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 61 deleghe svolte con la Corte dei Conti. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale, comunitario e locale sono state pari a oltre 15 milioni di euro, mentre si attestano sui 6 milioni quelle nel comparto della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di persone denunciate complessivamente pari a 63. Sul versante dei danni erariali sono state segnalate condotte illecite alla Magistratura contabile per oltre 36 milioni di euro, a carico di 57 soggetti, mentre sono stati eseguiti sequestri per oltre 4,5 milioni di euro.

I controlli svolti in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari hanno fatto emergere tassi di irregolarità pari, rispettivamente, al 25,5% e al 93,96%. Nel caso dei ticket sanitari è stata sviluppata una specifica analisi di rischio in grado di evidenziare i nominativi di beneficiari già caratterizzati da elevati indici di anomalia. Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari è stato di circa 2 milioni di euro; contestualmente, l’ammontare complessivo delle gare sottoposte a controllo si è attestato a circa 4 milioni di euro. Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri reati contro la Pubblica amministrazione sono state 18, di cui 13 tratte in arresto.

Un sicuro indice dell’efficienza dell’azione investigativa è rappresentato dai dati sui sequestri. Le determinazioni dell’Autorità giudiziaria che ha accolto le proposte di sequestro avanzate dai Reparti del Corpo rappresentano, infatti, la concreta misura della possibilità per lo Stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di illegalità, frode, malaffare e cattiva gestione scoperti dalla GdF. In questa prospettiva, anche in provincia di Foggia l’azione dei Reparti della Guardia di Finanza è in pieno svolgimento per disvelare condotte illecite, sprechi di fondi e risorse pubbliche, fenomeni corruttivi e di disonestà nei riguardi della Pubblica Amministrazione, attraverso interventi mirati e indagini di polizia giudiziaria.

Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono state oltre 2.324 le attività ispettive condotte allo scopo di individuare le diverse forme di infiltrazione e gli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità. Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti e immediati profili di rischio: si pensi ai negozi giuridici conclusi da soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie; o ancora ai settori di particolare rilevanza strategica come, ad esempio, quello dei prodotti energetici, o ancora ai casi di reimpiego di proventi illeciti in quelli che vengono definiti “beni rifugio” (diamanti, metalli preziosi, valute pregiate, opere d’arte, reperti archeologici, ecc.).

In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia (anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”) e del monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento (includendo la cosiddetta “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non affiliati alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico). Con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 204 soggetti; ammonta, invece, a circa 80 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto, rispettivamente, la quota di 28 milioni e di 5 milioni euro circa. 

Tali misure ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, per oltre 16,5 milioni di euro e confische in via definitiva di beni per oltre 2 milioni di euro, conseguenti allo svolgimento di 18 accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc. Al contempo, è avvertita l’esigenza di ricorrere in maniera sistematica e crescente alle alternative misure di prevenzione, individuate dal Codice Antimafia nell’amministrazione e nel controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, tese al recupero delle condizioni di legalità ed al reinserimento nel mercato economico di queste realtà imprenditoriali.

Infine, continua incessantemente la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale. Complessivamente sono stati eseguiti quasi 1.872 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali (1.867) riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.

Tali attività si sono concretizzate, in particolare, nello sviluppo di 9 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 24 persone per i reati di riciclaggio e autoriciclaggio, 4 delle quali sono state arrestate. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a oltre 13 milioni di euro. Sul fronte della prevenzione, i Reparti hanno proceduto all’analisi di 216 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 44 sottoposte a più approfondite indagini. Per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo la Guardia di Finanza si muove lungo tre importanti direttrici, tese a valorizzare rispettivamente le informazioni acquisite nell’ambito delle attività preventive, delle indagini di polizia giudiziaria e nel corso del controllo economico del territorio.

Sempre al fine di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico-imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati denunciati 101 responsabili di distrazioni patrimoniali per oltre 87 milioni di euro. In tema di sicurezza prodotti, di contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy e di lotta all’illecito sfruttamento economico delle opere protette dal diritto d’autore, i Reparti operativi hanno eseguito 448 interventi con il sequestro di oltre 170 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione “made in Italy” o non sicuri nonché rilevanti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere circa l’origine e la qualità.

Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo sovrastante per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative, aeronavali e speciali del Corpo. In questo contesto, assume particolare rilevanza l’attività svolta dalla Guardia di Finanza a mare in materia di lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, cui si aggiunge il contrasto dei traffici illeciti, oggetto di un importante riconoscimento a cura del D.Lgs. n. 177/2016 e del decreto del Ministro dell’Interno datato 15 agosto 2017 che ha individuato il Corpo quale unica Forza di polizia nazionale deputata ad assicurare i servizi di Ordine e Sicurezza Pubblica in ambiente marino, cui sono state affidate le funzioni operative di sicurezza del mare.

La Guardia di Finanza pone particolare attenzione nell’azione di contrasto ai fenomeni illeciti che interessano le coste pugliesi: proprio qui, infatti, si è riacutizzato il fenomeno del traffico di stupefacenti via mare, attraverso l’uso di potenti gommoni oceanici e di motoscafi, in grado di trasportare velocemente ingenti quantitativi di drogaNell’ambito della lotta ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti i Reparti del Comando Provinciale di Foggia hanno sequestrato quasi 1 tonnellata di sostanze stupefacenti tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019: oltre 995 kilogrammi tra hashish e marijuana, e oltre 2 kg tra cocaina altre droghe. 48 sono stati i narcotrafficanti arrestati e 6 i mezzi utilizzati per l’illecito traffico sequestrati.

Sequestrati anche 15 tra fucili e pistole. In aggiunta ai tre obiettivi strategici di natura operativa, ovvero il contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica ed alla criminalità economico finanziaria, il Corpo persegue un ulteriore obiettivo “strutturale”: il concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. In tale ambito, importante apporto viene assicurato dall’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (A.T.P.I.), i cosiddetti “Baschi Verdi”, i cui Reparti sono dislocati nei comuni di Foggia, Manfredonia e San Severo, che, grazie al loro particolare addestramento e la conoscenza delle migliori tecniche di polizia, si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo.

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