Il carcere di Foggia ha una nuova direttrice: è la dott.ssa Giulia Magliulo
Di origini casertane, il neo direttore della casa circondariale di Foggia è stata già a capo della Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi e prima ancora del carcere di Santa Maria Capua Vetere
Dopo la nomina ufficializzata dal DAP, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, assume oggi servizio nella veste di direttrice della Casa Circondariale di Foggia la dott.ssa Giulia Magliulo, già a capo della Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi e prima ancora del carcere di Santa Maria Capua Vetere.
L’arrivo a Foggia della direttrice Magliulo, di origini casertane, è l’implicito riconoscimento delle sue qualità professionali, già sperimentate nelle sedi di provenienza, due istituti particolarmente emblematici nel panorama penitenziario della regione Campania: quello irpino per il prestigio meritato che ha nelle politiche trattamentali dei detenuti, il secondo, invece, per la complessità della struttura, destinato ad accogliere ristretti gravati da pene di impegnativa severità.
Nella Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, inserendosi con intelligenza nel filone già tracciato, Magliulo ha implementato le opportunità lavorative per i detenuti con la produzione (oltre tutte le altre) di confetture ed erbe officinali. Questo nel comprovato convincimento che il lavoro è una preziosa valvola di sfogo per i reclusi, oltre che un’importante occasione formativa che i detenuti possono spendere all’esterno del carcere, dopo aver scontato la pena. Ancora nell’istituto irpino, particolare attenzione la neo direttrice ha poi mostrato anche ai familiari dei ristretti, aprendo un “Concilia Point”, uno sportello per servizi di conciliazione dedicato alle mogli, alle madri o alle sorelle dei detenuti, alle quali offre in maniera gratuita consulenze giusvaloristiche, supporto nella ricerca di un impiego ed un range di servizi utili ad alleggerire la quotidianità e ad incoraggiare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro.
A Foggia la dott.ssa Magliulo si troverà a dirigere un istituto particolarmente impegnativo; una “una realtà dimenticata dalla legge”, dove le carenze sanitarie, gli spazi limitati e l’assenza di personale si sommano ad un vertiginoso aumento della popolazione carceraria, passata in breve tempo da 468 a 620 detenuti. Una situazione di degrado umano che, proprio di recente, è stato stigmatizzato dalla Camera Penale di Capitanata che ha disertato le udienze penali per protestare contro l’alto indice di sovraffollamento dell’istituto foggiano.