Vieste: domani i funerali dei fratelli Piscopo
A 7 mesi dal ritrovamento dei corpi, domani degna sepoltura per i due imprenditori viestani vittime di uno dei più efferati delitti di mafia della storia recente della provincia di Foggia
La campana della cattedrale di Vieste suonerà domani, alle 15.30. A quell’ora il portone di ingresso si aprirà e - a 5 mesi dal ritrovamento dei corpi - accoglierà le salme di , i fratelli imprenditori scomparsi il 18 novembre 2010, vittime di uno dei più efferati omicidi di mafia in Capitanata, segnatamente sul Gargano. I loro resti furono rinvenuti carbonizzati solo dieci giorni dopo, nella Foresta Umbra. Sul duplice omicidio gravano ancora oggi molti interrogativi e domande, ai quali gli inquirenti stanno cercando di dare risposte. Intanto una prima risposta ufficiale c’è: quei corpi rinvenuti in una zona impervia della Foresta Umbra sono proprio di Giovanni e Martino. Lo ha decretato ufficialmente l’esame del dna ottenuto comparando i resti ritrovati con quello ricavato da capelli e saliva di due sorelle delle vittime. Due donne che non si sono mai arrese nel periodo della loro scomparsa, chiedendo risposte e lanciando appelli. E che domani - ottenuto il nulla osta ai funerali- potranno finalmente dare degna sepoltura agli uomini di famiglia. Ad officiare le esequie domani il Vescovo di San Giovanni Rotondo-Manfredonia-Vieste, monsignor Michele Castoro, e il parroco della Chiesa Madre dedicata a Santa Maria Assunta, don Gioacchino Strizzi. Una tragedia che ha scosso drammaticamente la cittadina garganica. Attesissima l’omelia del Vescovo, più volte scagliatosi in passato contro la mafia, portatrice di morte.