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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Non era un rave". Ecco la versione degli organizzatori: "Non strumentalizzate la morte di Francesco"

Notte Bianca Sapienza esprime cordoglio e sconcerto per la morte di Francesco Ginese, poi prova a fare chiarezza circa la dinamica dei fatti, la natura dell'evento e le modalità d'ingresso

La community 'Notte Bianca Sapienza' affida a Facebook il messaggio di cordoglio per la morte di Francesco Ginese e la replica alle "falsità raccontate", sottolineano.

La nota degli organizzatori dell'evento

"Purtroppo, poche ore fa è giunta la notizia che non avremmo mai voluto sentire. Notizia drammatica e straziante per tutte e tutti noi: Francesco, il ragazzo rimasto ferito venerdì sera, non ce l'ha fatta. In questo momento vorremmo solo esprimere il nostro dolore e la nostra vicinanza alla famiglia e agli amici di Francesco.

È necessario, però, viste le falsità raccontate da una parte - fortunatamente solo una parte - della stampa, precisare alcune verità in merito ai fatti accaduti venerdì 21 sera/notte durante lo svolgimento di Sapienza Porto Aperto.

Non vi era alcun “ticket d’ingresso”, ma una semplice offerta libera. Il cancello di piazzale Aldo Moro era aperto.

Sapienza Porto Aperto non è stato un rave. È stata piuttosto un'iniziativa artistico-culturale articolata in dibattiti sull’attualità, sport, musica, danze, live painting; ideata e realizzata per vivere e attraversare la città universitaria in modo diverso dal solito.

Francesco è stato soccorso dall'ambulanza già presente in città universitaria, perché garantita, come sempre in questi casi, dalle studentesse e dagli studenti: la sicurezza e la tutela di tutte/i, infatti, è stata, come avviene in ogni occasione del genere, messa al primo posto.

Appena conosciuta la gravità dell’incidente occorso a Francesco, in un luogo della città universitaria distante dagli eventi artistici e musicali, questi ultimi sono stati immediatamente interrotti e, con la collaborazione di tutte le studentesse e tutti gli studenti, i tanti convenuti hanno tempestivamente lasciato la città universitaria.

Per rispetto del dolore della famiglia e degli amici di Francesco, non abbiamo intenzione di entrare in dibattiti e polemiche che ci appaiono utili solo a falsificare, e dunque a strumentalizzare, una terribile tragedia, in cui un giovane, come noi, ha perso la vita.

Alla famiglia e agli amici di Francesco va il nostro pensiero e tutta la nostra vicinanza"

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