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Cronaca

Foggiani denunciano ma piaga in aumento, la ‘Buon Samaritano’ ci mette la faccia: “#stopusura”

Al via la campagna di comunicazione della Fondazione ‘Buon Samaritano’. Un nuovo sito e una fan page. Pippo Cavaliere: “Raggiungere le vittime affinché abbiano fiducia nello Stato”

Una nuova campagna per potenziare il messaggio di sensibilizzazione. E’ l’obiettivo della ‘Buon Samaritano’, che questa mattina alla Fondazione Banca Del Monte, ha tolto il velo alla sua nuova campagna di comunicazione. Un nuovo sito rivisitato nella veste grafica e nei contenuti, lo sfruttamento dei social attraverso l’hashtag #stopusura, tra gli aspetti mostrati al pubblico.

Tutte le novità sono state illustrate da Mariligia Di Stasio, in collaborazione con il giornalista Fabio Lepore, che ha curato la campagna. Un messaggio diretto, che punterà a coinvolgere una fetta sempre più ampia del tessuto sociale, attraverso un gesto semplice ma significativo: il selfie con un cartello su cui compare il succitato hashtag. “Una call to action”, che si fa forza attraverso lo strumento del web e dei social network. L’iniziativa sta già portando dei risultati, come confermano gli oltre 1600 like ottenuti dalla Fanpage ufficiale di Facebook, creata solo cinque giorni fa.

Il sito punta sul pragmatismo, e sulla capacità di dare risposte immediate al visitatore. Balzano agli occhi la struttura verticale dei contenuti (dai 10 consigli contro l’usura passando alle testimonianze di chi ne è uscito) ben si sposa con l’utilizzo sempre più massiccio dei device portatili come smartphone e tablet. In alto a destra, il banner attraverso il quale instaurare subito un primo contatto con la Fondazione. “Ciò che ci ha spinto all’ideazione di questa campagna – spiega la Di Stasio – è il dna della fondazione, da sempre basato sulla relazione. Basti pensare alle attività e campagne di prevenzione del passato, al modo in cui la Fondazione si rapporta alle vittime di usura, al modo in cui ha realizzato alcune attività con le scuole e università”.

Fino ad arrivare alla scelta di costituirsi parte civile nei processi per usura. Insomma, la Fondazione ci mette la faccia, e continua a mettercela, anche in questa campagna. “Io ci metto la faccia” è il messaggio che accompagna l’hashtag #stopusura, che campeggia sul cartello esposto dai membri del consiglio direttivo della Fondazione. Sono loro i primi testimonial della nuova campagna “orientata a chi frequenta i social”. “Dopo di loro vogliamo che siate voi i protagonisti – conclude la Di Stasio – perché crediamo nella cittadinanza attiva”. Come partecipare alla campagna? Basta scaricare il cartello con l’hashtag, farsi un selfie e pubblicarlo su Facebook o caricarlo sul sito della fondazione stessa.

Nuovi strumenti per contrastare l’usura, che come ha confermato lo stesso Pippo Cavaliere, presidente della fondazione, è ancora una piaga piuttosto diffusa. “La propensione all’usura nell’anno 2014 è aumentata del 100%, per questo abbiamo pensato a una nuova campagna di sensibilizzazione, che potesse arrivare ai cittadini, far capire loro la gravità del fenomeno, ma soprattutto raggiungere le vittime affinché abbiano fiducia nello stato”.

Il contrasto all’usura negli ultimi anni ha ottenuto dei risultati soddisfacenti: in provincia di Foggia le denunce si sono quintuplicate, mentre in tutta la Puglia si è registrato un incremento del 38%. “Il sito per la prima volta raccoglie migliaia di informazioni. Il visitatore può rendersi conto di cosa sia l’usura, come si combatte, leggere le varie testimonianze, consultare i link utili”, precisa Cavaliere, che poi chiude con altri numeri indicativi sul grande lavoro svolto dalla Fondazione Buon Samaritano e dai suoi volontari: più di 3500 famiglie aiutate economicamente e attraverso un supporto psicologico. In vent’anni di attività, la fondazione ha elargito prestiti per oltre 9 milioni di euro, più di un milione primi 8 mesi del 2015.

IL COMMENTO DELL'ARCIVESCOVO MONS. PELVI

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